Francesco Balucani
E’ stato necessario attendere fino all’88’ minuto della ripresa per abbandonare definitivamente le residue speranze di rimonta sulla penultima in classifica. Sguardi torvi e abbandonati a terra hanno caratterizzato gli ultimi secondi dell’incontro, pesanti come macigni.
I padroni di casa hanno dominato per tutto l’arco della partita, mancando però di coniugare la buona prestazione con l’incisività. La duplice beffa è giunta prima da una rete di Chiaretti sul finire del primo tempo e poi da quella decisiva di Garufo Desiderio sul finale. Le speranze della curva folignate sono state infrante proprio nel momento in cui sembrava possibile una vittoria last minute: Barbagli aveva riportato il risultato in parità poco dopo l’avvio del secondo tempo e i falchetti hanno continuato a spingere ininterrottamente, costringendo la retroguardia tarantina a continui interventi provvidenziali. C’era coesione tra i reparti, la grinta non mancava e l’appoggio del pubblico nemmeno. Forse è mancata la fortuna, forse la determinazione per concludere in gol tante azioni ben sviluppate, fatto sta che alla fine dei conti i giocatori biancoazzurri sono usciti dal campo sconfitti e virtualmente retrocessi. E proprio quando ci si scopre a recitare il classico detto “peggio di così non può andare”, poco prima di abbandonare il Blasone e il buon umore, è allora che una fitta pioggia comincia a lambire lo stadio e i tifosi, quasi a sottolineare l’esito drammatico di una domenica partita all’insegna della speranza e dell’ottimismo.
Fischi e insulti contro il tecnico tarantino a incontro concluso non basteranno di certo a riportare serenità nella società folignate, affetta da quella che sembrerebbe un’incurabile sfortuna. Solo un folle a questo punto potrebbe mantenere viva la speranza. Se non fosse che il più delle volte sono proprio i folli ad averla vinta.
Foto: Marco Ferretti
Lega Pro, Foligno Taranto 1-2. Game over allo stadio Blasone. Guarda le foto
Dom, 22/04/2012 - 23:04