Hanno subito iniziato il loro turno di ricerche di eventuali dispersi, nella notte, tra le macerie del Ponte Morandi, Kreole e Apo, i due cani dell’unità cinofila vigili del fuoco di Perugia partiti con i loro conduttori, Massimo Mancinelli e Fabrizio Caira, alla volta di Genova.
Le altre due unità cinofile partite dall’Umbria per la Liguria sono di Terni: si tratta dei cani Derby e Jana, condotti da Stefano Albergotti e Andrea Guiso.
Le ricerche continuano senza sosta, ma il compito dei soccorritori è reso ancora più difficile dalla precarietà delle campate del ponte rimaste in piedi e dall’impossibilità di utilizzare mezzi pesanti per rimuovere le macerie, operazione che sarebbe letale per eventuali persone rimaste intrappolate sotto quello che resta del Ponte Morandi.
Proseguono le ricerche di eventuali superstiti sotto le macerie del Ponte Morandi a Genova, anche se gli strumenti non hanno più captato rumori. I soccorritori, tra cui le squadre partite dall’Umbria, devono procedere a piedi, senza l’ausilio di mezzi, con il rischio di nuovi crolli.
Il bilancio delle vittime, purtroppo, si fa sempre più pesante: 39 le vittime accertate, una quindicina i dispersi e 16 i feriti, alcuni dei quali gravi. Oltre 650 gli sfollati, che risiedevano nei palazzi al di sotto del Ponte. Edifici che, così come quello che resta del viadotto Morandi, dovranno essere demoliti.