La Universal Certification con sede in Turchia spiega che i controlli, come per tutti gli enti certificatori, vengono fatti a campione | L'elenco Inail
Dubbi sulle capacità di protezione contro il Covid di alcune tipologie di mascherine Ffp2, in particolare quelle con il marchio CE 2163. Esiti di verifiche fatte a seguito di inchieste giornalistiche che hanno portato Federconsumatori ad invitare chi le avesse acquistate a riportarle in farmacia o nei negozi.
Federfarma Umbria: si possono vendere in farmacia
Federfarma Umbria, recependo anche le indicazioni di Federfarma nazionale, comunica che le mascherine Ffps2 con il marchio CE 2163 possono essere “regolarmente commercializzate in farmacia”.
Sulle mascherine marchiate CE 2163 è in corso un’inchiesta per verificarne l’effettiva validità. Ma non sono queste le uniche mascherine Ffp2 di cui è messa in dubbio la piena efficacia.
L’elenco Inail dei dispositivi validati
L’ente certificatore delle mascherine marchiate CE 2163, la Universal Certification con sede in Turchia, su cui sono stati avviati dall’Olaf (Ufficio antifrode dell’Unione europea) replica: i controlli sono eseguiti a campione sulla produzione in serie, per verificare che la qualità del prodotto sia omogenea con quella verificata nei test. E non è possibile per nessun ente certificatore verificare ogni singola mascherina prodotta sulla base del tipo certificato. Insomma, per Universal Certification i controlli vengono eseguiti seguendo le procedure standard.
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