Nuova iniziativa del gruppo Donne Arci Subasio Foligno per accendere un riflettore sulle norme giuridiche che hanno scandito il percorso di emancipazione femminile dal diritto di voto del 1946 a oggi. “Indietro non si torna! Dalle conquiste alle nuove sfide del femminismo” il titolo dell’incontro che venerdì 23 maggio, ore 17.30, Circolo Arci Subasio – via Emiliano Orfini 14 -, vedrà la presentazione del volume “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia” curato dalla Fondazione Nilde Iotti con prefazione di Livia Turco.
Del tema parleranno Valeria Fedeli, sindacalista e già ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, componente della Fondazione Nilde Iotti e Sara Pasquino, avvocata impegnata nell’assistenza alle vittime di violenza e presidente UDI Perugia (Unione Donne Italiane), moderate da M.Pia Fanciulli giornalista. Giunto alla quinta edizione, il volume – opera cardine delle riforme al femminile – sarà l’occasione per un confronto sulle conquiste legislative che con le donne hanno segnato il profondo cambiamento della società italiana, toccandone ambiti strategici quali lavoro, sanità, welfare, diritti civili, riforma del diritto di famiglia, divorzio, pari opportunità, tutela della maternità, interruzione volontaria della gravidanza, leggi contro la violenza di genere. Anche se il bilancio, a oltre sessant’anni dall’Assemblea costituente, resta ancora amaro.
“Da alcuni anni abbiamo vissuto un lento ma inesorabile arretramento non solo sul rispetto dei diritti acquisiti, ma anche sulla conquista di nuovi – commentano dal gruppo Donne Arci Subasio -. Con alcuni dati inesorabili. Nella partecipazione femminile al mondo del lavoro l’Italia è penultima in Europa con un forte gap salariale e di carriera e con il lavoro di cura ancora tutto sulle loro spalle. Senza dimenticare gli scarsi o nulli servizi di sostegno alla maternità, al numero crescente di obiettori di coscienza che rende l’interruzione di gravidanza un percorso a ostacoli, alla violenza di genere di cui tantissime donne sono vittime, si tratti di violenza fisica, di violenza psicologica o di violenza online.
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