Nuovo abito per i 2 ETR 500 Y, prototipi del Frecciarossa, alle officine Trenitalia di Foligno.
Era l’agosto del 1911 quando veniva posata la prima pietra delle Grandi Officine Ferroviarie di Foligno.
Diventano centenarie, le vecchie OGR, ma sempre attuale è il contributo che continuano a dare allo spostamento veloce di persone e cose. Nelle migliaia di locomotive transitate dai capannoni delle Officine c’è la storia di questo Paese ed anche la sua Unità, accelerata non poco da treni che hanno fatto su e giù per l’Italia.
E da Foligno passa ancora oggi un pezzo di storia importante delle Ferrovie: quello legato all’Alta velocità ed ai 2 prototipi del Frecciarossa che, nelle Officine Manutenzioni Cicliche Locomotive umbre, si sono “rifatte il trucco” in occasione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia.
I due ETR 500 Y “E404” sono stati sottoposti ad un recupero estetico in versione commemorativa con livrea “Frecciarossa”, con l’apposizione degli stemmi tricolori; un lavoro minuzioso nel quale sono stati utilizzati esclusivamente ricambi originali e recuperate le strutture portanti delle locomotive, come i carrelli ed i pantografi.
I due “giganti del ferro” saranno in mostra a Torino ed a Roma.
Nella città della Mole ci si potrà trovare muso a muso con l’ETR 500Y alle Officine Grandi Riparazioni: il 18 marzo è prevista la visita ufficiale del Presidente della Repubblica e l’esposizione proseguirà fino al 20 novembre. L’altro prototipo sarà esposto a Roma, a Valle Giulia nell’area antistante la Galleria d’Arte Moderna, dove sarà possibile ammirarlo dal 1° di aprile fino al 3 luglio.
I due ETR 500 serie Y risalgono ai primi anni ’90: già in grado di toccare i 300 Km l’ora, hanno rappresentato i “progenitori” della fortunata famiglia degli elettrotreni rapidi ETR 500 che oggi, nell’ultima versione politensione, compongono la prestigiosa flotta dei “Frecciarossa”. Dopo gli ETR 200, ETR 300 Settebello e il Pendolino, soluzione di ingegneria ferroviaria esportata nel mondo, si concepì un nuovo convoglio destinato alle linee ad Alta Velocità di futura costruzione.
Le locomotive vengono esposte nella livrea “Frecciarossa” a significare che tutta la sperimentazione ferroviaria condotta dagli anni ’90 ad oggi ha trovato pieno compimento con l’apertura dell’intera rete Alta Velocità, di cui “Frecciarossa” è il simbolo e l’orgoglio.