Dai maiali “adottati a distanza” di Norcia alla bufala “made in Umbria”, dalla coltivazione biologica e ad impatto zero al rilancio dei legumi della tradizione. Sono tutti a forte innovazione -tecnologica o di metodo- le realtà del comparto agricolo o zootecnico premiate stamattina a Perugia negli “Oscar green 2011”, in quanto eccellenze dell'agricoltura umbra, consegnati da Coldiretti e dall'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini.
“Accettiamo in maniera decisa la sfida ad essere davvero degli imprenditori”, ha detto il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti, premiando le sei eccellenze umbre per il loro spirito innovativo, nell'iniziativa organizzata da Coldiretti Giovani Impresa.
I vincitori – Tra le circa 40 aziende di giovani imprenditori del comparto agricolo o zootecnico in lizza in Umbria, sono sei le imprese premiate stamattina, sparse per tutto il territorio regionale.
“E' un dovere di tutti noi promuovere queste aziende, a conduzione giovanile”, ha detto l'assessore Cecchini, presente all'incontro. “Con impegno e dedizione la piccola Umbria può mettere in campo produzioni di qualità, anche non di prodotti tipici, che sono poi quelle che danno reddito e che possono dar forza alla nostra economia”.
Per la categoria “Campagna Amica”, il vincitore premiato stamattina è Gianluca Paolo della “Fattoria Montelupo” di Città di Castello, che ha impiantato nella nostra regione una struttura zootecnica che ospita 120 bufale, unica nel panorama umbro. L’impresa fa perno su un laboratorio per la trasformazione del latte di bufala in mozzarella e formaggi, che arrivano ai consumatori anche attraverso la vendita diretta nei Mercati di Campagna Amica, ma sta lavorando anche sul nuovo progetto di una macelleria aziendale. L’azienda rappresenterà l’Umbria alla finale nazionale in programma a Roma.
L’azienda agricola “L’Ape Sibilla” di Norcia di Giuseppe Fausti, ha conquistato la categoria “Stile e cultura d’impresa”, grazie all’allevamento di suini allo stato brado a impatto ambientale pari a zero, che generano carni di altissima qualità; tra le iniziative dell’azienda, l’adozione, tramite prenotazione e scelta da parte del consumatore del maiale preferito, che potrà anche essere visitato in azienda per controllarne benessere e alimentazione (di cui l’impresa fornisce opportuna documentazione).
Per la categoria “Sostieni lo sviluppo”, la vincitrice è Maria Chiara Flugy Papè dell’azienda “Etic Italia” di Guardea (Tr), che produce tra l’altro, ortaggi biologici, con la vendita concentrata prevalentemente sulla Fava Cottora dell’Amerino, presidio Slow Food, e che ha realizzato nella propria impresa, sistemi tecnologici a impatto zero, come il pozzo che utilizza l’energia solare così come gli impianti di illuminazione.
Per la categoria “Esportare il territorio” a vincere l’oscar è stata Rosalba Cappelletti dell’Azienda Agricola “La Valletta” di Colfiorito, specializzata nella produzione e commercializzazione di legumi, cereali e zafferano. Tra le idee vincenti dell’azienda, che si sta affermando a livello nazionale e internazionale anche attraverso la vendita di legumi e cerali riportati in auge, come cicerchia e farro, quella di aver creato da oltre 20 anni, un sistema di pulizia e selezione dei legumi.
Federico Leonardi di Narni con l’omonima azienda agricola, è il vincitore della categoria “In-generation”: conduce un’impresa giovanissima ma già affermata, che oltre all’olio extravergine di oliva Dop Umbria, concentra la propria produzione sull’ortofrutta, nonostante sia collocata in un territorio poco “vocato” per questo comparto.
Infine per “Oltre la Filiera”, l’oscar è andato ad Andrea Masci della Cooperativa S. Nicolò di Montecastrilli (Tr), un’importante realtà zootecnica che rifornisce la grande distribuzione con carni chianine certificate locali e che ha dato vita ad una della prime esperienze di vendita diretta organizzata realizzata da una cooperativa agricola sul territorio della provincia di Terni.