Un potenziamento monstre, che arriverà a 111 unità e che porterà l’organico dell’Arpal, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, e quindi centri per l’impiego regionali, a quota 359, oltre al coordinatore. Sono le cifre del Piano straordinario di Potenziamento dei Centri per l’impiego e delle Politiche attive del lavoro, licenziato dalla giunta Tesei in una delle ultime sedute del 2019 e presentato dall’assessore delegato, Michele Fioroni. Diversi poi gli step in cui queste linee guida andranno verificate.
Le funzioni
Il Piano prevede che Arpal, che ha acquisito personale regionale e provinciale, si occupi di
- sviluppare un modello sistemico di sviluppo regionale per il lavoro;
- pianifichi ed eroghi misure di rafforzamento e di sviluppo dei servizi offerti dal sistema regionale per il lavoro;
- gestisca i Centri per l’Impiego, individui il potenziale d’impiego di ogni singolo territorio.
- Nelle sue competenze anche l’attivazione degli ammortizzatori sociali, il collocamento dei disabili.
I numeri
I centri per l’impiego, nel 2018, hanno erogato circa 250mila attività di accoglienza e informazione e 86.456 servizi per il lavoro, le DID rilasciate sono state 23.227e i patti stipulati 29.760. Nel primo semestre 2019 i servizi erogati per la gestione dello stato di disoccupazione e per la fruizione delle misure di politica attiva del lavoro sono stati 41.066 a fronte di un totale iscritti a giugno di 75.981.
Il futuro
Stando ai numeri del documento, nel piano di rafforzamento degli organici fino a 45 unità saranno stabilizzate a decorrere dal 2019, 33 dal 2020 e 33 dal 2021. Le coperture avverranno secondo le modalità consentite dal regolamento, mediante l’espletamento di procedure di mobilità, di procedure ad evidenza pubblica e di procedure concorsuali.