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Lavoratori precari, “bilancio comune dissestato da vecchie amministrazioni”

Lavoratori precari rischio licenziamento? Anticipazioni di cassa e ritardi nei pagamenti dei fornitori? Colpa delle vecchie amministrazioni. Così replica l’assessore al bilancio del Comune di Perugia, Cristina Bertinelli, parlando di “polemiche strumentali e cariche di vuota demagogia, in gran parte non corrispondenti al vero”. A metterci lo zampino per peggiorare la situazione ci si mette anche la legge nazionale: la nuova norma infatti dispone il divieto di assunzione del personale in caso di ritardo nei pagamenti superiore ai 60 giorni (mentre erano 90 giorni per il 2014) che è stata introdotta con il DL del 24 aprile 2014 n.66. “A differenza di quanto affermato dagli esponenti della minoranza, l’indice di tempestività dei pagamenti del Comune di Perugia è tutt’altro che peggiorato rispetto al passato: nel 2013 il ritardo medio nei tempi di pagamento era di 81 giorni, nel 2014 di 79 giorni, mentre nell’anno in corso la tendenza è al miglioramento della tempistica”.

Non basta: Bertinelli parla di un “vero e proprio dissesto” lasciato a Palazzo dei Priori in eredità alla giunta Romizi. “In particolare, si ricorda che l’anticipazione di tesoreria lasciata dal Sindaco Boccali ammontava a € 37 milioni circa con un costo per interessi passivi di oltre € 1,2 milioni e il rendiconto 2014 ha chiuso con un disavanzo di 35 milioni che grazie al lavoro dell’attuale Giunta sarà recuperabile in 28 anni (un ventottesimo dello stesso, pari ad euro 1 milione e 250 mila euro, troverà copertura già dal 2015)”.

Le partecipate come Umbria Mobilità, Gesenu e Umbra Acque avrebbero poi complicato la situazione, a causa dell’incasso dei crediti ormai “obsoleti”. Il Comune vanta crediti che complessivamente oltrepassano la soglia degli 11 milioni e che sono riconducibili ad anni pregressi ormai lontani, a forte rischio d’incasso.  “Preme sottolineare come la precedente amministrazione – continua Bertinelli – aveva anche provveduto ad incrementare la tariffa d’igiene urbana dal 2010 al 2013 di  oltre 10 milioni di euro con un ulteriore costo interamente a carico dei perugini che, fino all’anno 2014, hanno anche dovuto sobbarcarsi la morosità di altri concittadini, poiché nulla era stato stanziato per il fondo crediti di dubbia esigibilità. Se a questo si aggiungono le sempre crescenti riduzioni che il Governo centrale sta attuando nei trasferimenti a favore degli Enti Locali, che negli ultimi anni hanno registrato per il Comune di Perugia contrazioni di oltre il 60% (Fonte Il Sole 24 Ore), la situazione appare sicuramente complessa e superabile solo grazie al cambio di rotta che si sta mettendo in atto con l’attuale legislatura e non certo con le sterili polemiche di chi sa bene chi sono i veri autori delle problematiche che oggi stiamo affrontando”, conclude l’assessore.