Nei giorni scorsi si è conclusa positivamente la trattativa che ha visto impegnata la Provincia di Perugia e le Organizzazioni Sindacali che operano presso la stessa, in merito alla situazione dei lavoratori precari dei Centri per l’impiego. Alla base dell’iniziativa, il giudizio positivo di entrambe le componenti sugli esiti delle politiche del lavoro che da due anni sono poste in essere dalla Provincia, con un risultato eccezionale rappresentato dal saldo attivo tra avviamenti e cessazioni, nonché dal fatto che un contratto su quattro viene avviato dopo aver usufruito di servizi da parte dei Centri per l’impiego.
In arrivo contratti all'80%. A questi risultati, si sovrappone però il timore di una difficoltà a far fronte all’utenza crescente presso i Centri per l’impiego, dovuta all’elevato numero di disoccupati e di cassintegrati. Da qui l’istanza dei sindacati di far leva sulla risorsa determinante in termini di qualità e dinamicità del lavoro, rappresentata dai lavoratori precari, in alcuni casi da oltre 10 anni, ma impiegati solo con contratto part-time al 50%. L’impegno del Vice Presidente ed Assessore al Lavoro ed alla Formazione e del Responsabile di Area Adriano Bei, nella ricerca di risorse europee finalizzate ad aumentare l’offerta dei servizi, ha portato alla possibilità concreta di estendere i contratti sino all’80% a partire orientativamente dal mese di maggio. Subito dopo l’incontro che ha ratificato tale soluzione, tra la soddisfazione comune anche per l’esempio di intercettazione e di buon uso delle risorse europee, il Presidente ed il Vice Presidente della Provincia, il Direttore Generale dell’Ente Stefano Mazzoni ed i suoi dirigenti collaboratori, insieme alle Organizzazioni Sindacali, hanno incontrato i lavoratori precari per illustrare loro i termini del provvedimento.
Obiettivo stabilizzare. Il Presidente della Provincia, nel comunicare il positivo esito ai presenti, ha affermato che “la questione ancora aperta è quella della stabilizzazione dei lavoratori precari, ad oggi non possibile a causa dei provvedimenti governativi, ma per la quale prenderemo in esame ogni possibile soluzione”. “La difesa dei contratti nell’attuale forma è stata difficoltosa – ha commentato il Vice Presidente – e se il nostro impegno è stato sempre determinato, è per il valore che anche in qualità di assessore riconosco al vostro prezioso operato. Per questo motivo – ha concluso – consideriamo questo incremento orario solo una minima parte del risultato che vogliamo portare a casa, sia per queste motivazioni, che per difendere gli efficaci servizi per l’impiego, che devono rimanere pubblici e gratuiti”.