di Associazione Stella d'Italia
Il 27 luglio è stato siglato il verbale di accordo per la trasformazione dell’assunzione da tempo determinato a tempo indeterminato dei nostri lavoratori delle postazioni di emergenza-urgenza 118 di Norcia e Cascia.
L’accordo è frutto della volontà di procedere – nonostante le molte incognite connesse alle modalità per il rinnovo della Convenzione tra ASL3 e Stella d’Italia – alla stabilizzazione degli autisti soccorritori della Valnerina. Infatti, abbiamo sempre cercato, e in tutti i modi, di favorire utili condizioni con la ASL3 per porre fine al rapporto convenzionale che ha legato, per più di dieci anni, la scrivente Associazione con i nostri autisti di Norcia e Cascia.
Eravamo e siamo convinti che quel rapporto lavorativo fosse da perfezionare in quanto, oltre a determinare conflitti, poteva determinare ripercussioni sull’operatività e la garanzia dei servizi di trasporto in emergenza con potenziali disfunzioni organizzative e gestionali.
E’ bene inoltre ricordare, che sull’argomento (nel dicembre 2010) lanciò il proprio grido d’allarme anche COES Umbria (l’Associazione dei conducenti dell’emergenza sanitaria) preoccupata dei troppi “precari” utilizzati come autisti del 118.
Di quella presa di posizione non condividemmo il concetto espresso che gli autisti non assunti in pianta stabile fossero anche vessati con una retribuzione inferiore rispetto a quelli in organico, in quanto la Stella d’Italia ha sempre interamente corrisposto a tutti gli autisti quanto previsto dal Contratto nazionale di lavoro ANPAS.
Per contro, accogliemmo pienamente il senso di quanto sostenuto da COES in ordine alle gare di appalto al “ribasso”, evidenziando che non è accettabile che un’Azienda pubblica regionale metta a gara il servizio del 118 prevedendo espressamente il ribasso d’asta e/o non impegni i partecipanti all’applicazione di un contratto di lavoro nazionale che, come quello dell’ANPAS, ha sin qui legittimato gli eccellenti risultati conseguiti nel servizio. Siamo preoccupati, infatti, che non definire questo aspetto decisivo vada a discapito della qualità delle prestazioni offerte, delle autoambulanze e dei mezzi, del personale e del cittadino-utente.
Ora, avendo raggiunto – con grandi sacrifici ma con soddisfazione – l’importante risultato della stabilizzazione di tutto il personale impiegato, ci auguriamo che la “Politica” faccia la propria parte coinvolgendo con grande senso di responsabilità tutte le Istituzioni coinvolte al fine di dare quelle risposte che i cittadini si aspettano in un settore così delicato e importante come la sanità.
Il prossimo 31 dicembre scadrà per la Stella d’Italia (ma analogamente anche per altre Associazioni che operano nel territorio della ASL3) l’affidamento del servizio di trasporto in emergenza-urgenza 118. Al momento, purtroppo, la Regione dell’Umbria non ha ancora elaborato un progetto di legge che regoli questo specifico ambito e che, seguendo precisi criteri e requisiti di idoneità e professionalità, consenta di affidare direttamente alle Associazioni di volontariato ONLUS tali funzioni attraverso un regime di affidamento.
D’altra parte, non è neppure stato definito il sistema negoziale che sarà adottato e, dunque, potrebbe assumere grande rilevanza l’applicazione del ribasso d’asta che, qualora adottato, finirebbe per rendere disponibili, proporzionalmente, minori risorse economiche. Nel caso poi la base d’asta dovesse essere pari alla somma attualmente erogata per ciascuna postazione del 118, è di tutta evidenza il quadro di grande sofferenza finanziaria in cui andrebbero a trovarsi le varie Associazioni.
E’ dunque chiaro che qualora riuscissimo ad aggiudicarci la gara di appalto e ciò avvenisse con una sensibile riduzione degli emolumenti accordati, si porrà – ragionevolmente – il problema (davvero molto serio) sul come contemperare i costi dell’intera attività (peraltro in aumento) con le risorse disponibili.
Per questi motivi, con grande senso di responsabilità, abbiamo condiviso insieme alle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL un accordo che definisce sì la stabilizzazione dei lavoratori della Valnerina dal prossimo 1° agosto, ma pone anche l’accento sui possibili problemi che possono scaturire e derivare da un’aggiudicazione a “ribasso” che, come già detto, pur nel rispetto del contratto di lavoro, potrebbe obbligare a rivedere le posizioni lavorative e di pianta organica degli autisti soccorritori della Stella d’Italia.