''Continueremo a chiedere con forza che l'Umbria possa disporre degli investimenti previsti dal governo Prodi per il raddoppio della Orte-Falconara e il potenziamento della linea Foligno-Terontola e cancellati dall'attuale Governo''. Lo ha ribadito l'assessore regionale ai trasporto Giuseppe Mascio, a conclusione della Giornata del trasporto regionale. ''Entro fine 2013 i pendolari umbri potranno disporre di un parco treni completamente rinnovato, ma la Regione Umbria chiede di poter contare sugli investimenti previsti per il potenziamento della sua rete ferroviaria, poiche' la presenza del binario unico non consente di garantire un servizio efficiente e rispondente appieno alle esigenze di mobilita' degli umbri''.
Giuseppe Mascio ieri dalla stazione ferroviaria di Terni, ha partecipato in diretta video-satellitare all'incontro di Roma con i vertici delle ''Fs'' e il ministro dei Trasporti Altero Matteoli. ''Per il comprensorio dell' Orvietano, l'unico dove non scontiamo le conseguenze della forte carenza infrastrutturale – ha aggiunto Mascio – chiediamo che l'Umbria non venga penalizzata con l'avvio dell'attività di nuovi vettori che dal 1 gennaio 2011 si aggiungeranno a Trenitalia, obbligando i treni dei pendolari ad abbandonare i binari della direttissima per essere instradati sulla linea lenta con tempi di percorrenza raddoppiati''.
''La Regione – ha aggiunto, rivolgendosi all'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti – sta valutando insieme a pendolari e consumatori il contratto con Trenitalia che ci si propone di stipulare entro ottobre e che dovra' garantire un assetto stabile al servizio di trasporto. Una grande novità è rappresentata dal rinnovo completo del materiale rotabile, a partire dal 2012''. ''Inoltre, nel nuovo contratto di servizio – ha concluso Mascio – chiediamo che sia incluso un impegno diretto di Trenitalia nel mantenimento delle funzioni svolte dall'Officina Manutenzione Veicoli di Terni. Abbiamo registrato la disponibilità al confronto attorno a un tavolo regionale con istituzioni, forze economiche e sociali, ma non abbassiamo la guardia di fronte al tentativo di smantellamento del trasporto pubblico merci su rotaia''.