In un’atmosfera vibrante di emozioni e connessioni, la mostra showroom organizzata da Simona Laudani e il suo team ha aperto le sue porte, segnando un momento di celebrazione per l’arte e la solidarietà.
A Ponte Felcino, la LUC Atelier ha ospitato un evento che ha toccato l’anima della comunità: la presentazione della mostra “Cicatrici Rivelate”. Un’iniziativa dell’associazione Prenditi Cura di Te Odv, che ha visto la collaborazione del fotografo Simone Rossi e dell’art director Federico Gentilini. Un progetto che ha trasformato temi sociali in un progetto artistico di straordinaria risonanza. La mostra è un inno all’ascolto, all’accettazione e all’amore.
La serata inaugurale, un tripudio di luci e emozioni, ha visto la partecipazione di un pubblico entusiasta, pronto a immergersi nelle storie di resilienza e bellezza narrate attraverso le immagini esposte.
La mostra che, aveva già catturato l’attenzione durante l’anteprima al TEDx di Spoleto, grazie anche al supporto di BNI Perugia-Rieti-Terni, in qualità di partner del progetto, si è rivelata un viaggio emozionale, dove ogni sguardo, ogni prospettiva, raffigurata in ogni singolo scatto parla di sfide superate e di nuovi inizi.
La Laudani, con la sua visione artistica, ha trasformato esperienze personali in universali messaggi di speranza e coraggio, invitando i visitatori a riflettere sul potere trasformativo dell’arte.
Grande ed emozionante partecipazione all’evento in cui temi sociali sono stati valorizzati e resi progetto artistico di altissimo impatto e livello grazie alla professionalità del team dei creativi.
In una delle sue celebri citazioni Giordano Bruno così recitava: “Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare, ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo zodiaco”. Non esistono emozioni giuste o sbagliate, ma è importante trovare la propria personale armonia tra quello che la vita ci porta ad affrontare e ciò che siamo noi.
Il messaggio è potente: attraverso eventi traumatici, la vita ci costringe a fermarci, ma è in questo arresto che possiamo imparare ad ascoltarci, ad accettarci e ad amarci. Le 16 modelle della mostra hanno condiviso i loro percorsi di resilienza, diventando fonte di ispirazione per gli spettatori, che sono incoraggiati a intraprendere lo stesso viaggio di consapevolezza e amore.
Questo concetto di accettazione ed amore per se stessi e non riguarda solo le donne operate al seno ma, è universalmente rivolto a tutte le persone che recano dei segni lasciati dalla vita e che, in qualche modo, hanno alterato il proprio equilibrio nell’accettarsi.
La mostra è nata come dialogo. Ogni modella racconta la sua storia, il suo vissuto, a chi si ferma ad ascoltare. Ogni visitatore, indipendentemente dal proprio background, riceve un messaggio universale di consapevolezza e amore per la vita.
Simona Laudani, con la sua visione e dedizione, ha dato vita a un progetto che celebra la bellezza intrinseca della vita, anche nei momenti più difficili. “Cicatrici Rivelate” è un omaggio a chi ha affrontato il cancro, a chi lo sta affrontando e a chi abbiamo perso lungo il cammino. È un’esposizione che invita alla riflessione, all’ascolto e alla condivisione, arricchendo chiunque ne venga a contatto.
Il successo dell’evento ha permesso di estendere la mostra per tutto il mese di marzo presso Luc Atelier a Ponte Felcino, Via Adamo Biagini, 4. Per chi desidera immergersi in questa esperienza, la mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle 15:00 alle 18:00, su prenotazione.
Il viaggio di “Cicatrici Rivelate” non si ferma qui: nel corso dell’anno, le mostre ed eventi si sposteranno in altre città, da Foligno a Perugia, da Spoleto ad Ascoli Piceno e Siena, diffondendo il suo messaggio di consapevolezza e amore. Per rimanere aggiornati sulle date e gli eventi futuri, è possibile visitare il sito cicatrici.org e seguire i canali social del progetto.
“Cicatrici Rivelate” non è solo una mostra; è un movimento, una celebrazione della forza umana e della capacità di trovare bellezza e armonia anche nelle cicatrici che la vita ci lascia. È un invito a guardare oltre le apparenze, a comprendere la complessità delle emozioni umane e a riconoscere che, talvolta, la vera forza risiede nell’accettare la nostra vulnerabilità.