L'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) avvia la raccolta delle ordinanze emesse dai Comuni in tema di sicurezza urbana e di incolumità pubblica con l'obiettivo, individuato nel corso della Conferenza Stato-Città del 5 agosto scorso, di predisporre un monitoraggio, da condividere con il Ministero dell'Interno, per realizzare una banca dati in materia.
Su questa linea si muove infatti la lettera che il Segretario Generale della Associazione dei Comuni Italiani, Angelo Rughetti, ha inviato ai Sindaci chiedendo l'invio – alla struttura ANCI (verbari@anci.it – campioni@anci.it) – dei provvedimenti già emanati o da emanarsi in applicazione della nuova formulazione dell'articolo 54 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali (articolo modificato dal decreto sicurezza convertito in legge dal Parlamento), offrendo nel contempo la disponibilità ANCI a fornire assistenza e supporto.
Nel ricordare che il decreto sul quale si è espressa la Conferenza Stato-Città qualifica le due materie – sicurezza urbana e incolumità pubblica – ed elenca alcune condotte o fenomeni rispetto ai quali il Sindaco, in quanto Ufficiale di Governo, ha il potere di emanare provvedimenti, Rughetti sottolinea l'importanza della realizzazione di una banca dati, accessibile ai Comuni,''contenente i provvedimenti, le indicazioni su possibili quesiti di ordine giuridico-amministrativo, altre informazioni relative a decisioni adottate dalle prefetture, anche al fine di monitorare i settori d'intervento e valutare nel tempo eventuali aggiornamenti alla casistica fissata nel decreto del Ministro dell'Interno''.