“Quello che ho deciso di fare è un teatro musicale sperimentale. Il teatro deve riflettere cosa e come siamo adesso; la nostra cultura pop, la nostra situazione politica”. Si potrebbero adottare mille definizioni per descrivere il contributo dato all’arte da Elizabeth Swados. Noi de La MaMa Umbria e dell’Associazione Culturale Bisse preferiamo utilizzare quella che lei stessa diede parlando del suo teatro, perché qualsiasi altra descrizione sarebbe riduttiva.
Elizabeth Swados, o semplicemente Liz, era infatti un’artista unica nel suo genere: una compositrice, una scrittrice, una regista capace di creare un genere originale e socialmente impegnato, ricco di stili musicali differenti e in grado di dare voce agli ultimi.
Ciò che Liz ci lascia è un patrimonio culturale fatto di spettacoli, concerti, poesie, romanzi, libri di saggistica e per bambini; un flusso quasi infinito di produzioni teatrali, portate in scena non soltanto nei teatri di Broadway e off-Broadway, a New York – dove è deceduta ieri a 64 anni, dopo aver lottato per mesi contro un nemico più forte di lei- ma in quelli di tutto il mondo.
In particolare a Spoleto, con cui l’artista americana ha stretto un rapporto fortissimo, nato grazie a La MaMa Experimental Theatre già agli inizi degli anni Settanta, quando Liz presentò diversi spettacoli al Festival dei Due Mondi. La prima volta nel 1972, quando La MaMa propose, al Teatrino delle Sei, lo storico spettacolo ‘Medea’, di cui Liz, appena ventenne, aveva composto le musiche, per la regia del rumeno Andrei Serban. Poi di nuovo nell’87, per la rappresentazione a Villa Redenta di ‘Frammenti di una Trilogia Greca’, frutto ancora della collaborazione tra Swados e Serban.
Un legame che si è rafforzato ulteriormente nel 1990, con la fondazione de La MaMa Umbria, dove Liz ha tenuto corsi e laboratori per attori e registi. Questa sua frequentazione ha portato nella città dei Duchi altri spettacoli, tra cui ‘La MaMa Cantata’, opera da lei scritta e composta per raccontare la vita di Ellen Stewart e presentata a San Salvatore nel 2012.
Due anni dopo, dalla stretta collaborazione con Bisse, è nato invece ‘Weather – un oratorio drammatico’, che ha esordito in occasione del Festival dei Due Mondi, all’interno de La MaMa Spoleto Open.
Le sue note, infine, hanno risuonato in Città con ‘La Regina di Cuori’, da lei ideata e composta per celebrare il ricordo di Ellen Stewart, nel giorno della commemorazione della sua morte, il 13 gennaio.
Oggi siamo qui a salutare un’altra artista visionaria, capace di guardare al di là dell’apparenza e di coinvolgerti nella sua visione.
Ci resta il suo teatro, le sue opere e quel suo feroce ottimismo per cui il mondo, nonostante tutto, può essere cambiato. Anche grazie all’arte.
Ciao Liz.
La MaMa Umbria e Associazione Bisse