Hanno fatto irruzione in un appartamento a Fontivegge gli agenti della polizia di Perugia, dopo una segnalazione che li aveva avvertiti che all'interno la casa fosse in realtà un laboratorio “dell'eroina”, gestito da tunisini. Il fatto è avvenuto ieri sera. I poliziottti hanno identificato i padroni di casa, due noti tossicodipendenti perugini, e bloccato, vicino alla finestra del salotto, un giovane maghrebino, M.F., nato in Tunisia nel 1986. Quest'ultimo, alla vista dei poliziotti, ha gettato dalla finestra due involucri termosaldati, che alcuni degli agenti hanno recuperato in cortile e sequestrato. Al loro interno c'erano 11 grammi di eroina.
Nel frattempo, gli altri operatori hanno proceduto al controllo dell’appartamento. Ben presto sono stati attirati da alcuni rumori provenienti dalla camera da letto: è stato lì che hanno trovato, nascosto all’interno di un armadio, un secondo tunisino. Il ragazzo all'inizio ha provato a dare false generalità, ma, dopo un controllo in banca dati, i poliziotti hanno ricostruito la sua vera identità, scoprendo che M.C. (queste le iniziali del suo nome), di 26 anni, era destinatario di un ordine di custodia cautelare in relazione ad un procedimento penale per spaccio. Per questo il ragazzo è stato arrestato e associato al carcere di Capanne, e contestualmente denunciato per false attestazioni sulle proprie generalità.
Per M.F. sono scattate le manette per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e stamane è stato processato per direttissima.
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