Potrebbe iniziare anche solo con qualche insulto da poco una storia di violenza familiare su una donna e se anche non si dovesse trasformare mai in botte o, peggio ancora, in omicidio, resterebbe comunque una forma di prevaricazione e di svilimento della persona oggetto delle “malsane” attenzioni, persona resa debole dalla quotidianità di “maltrattamenti light”.
Di questo si parlerà sabato prossimo, 21 settembre, a terni – Palazzo Primavera – a partire dalle ore 9.00. L'interessante, quanto importante, convegno – inserito nel cartellone di eventi TerniOn – toccherà vari aspetti della violenza sulle donne dal contesto familiare fino a quello lavorativo, da tanti punti di vista. Saranno presenti all'incontro, oltre alle cariche istituzionali comunali e provinciali sulle Pari Opportunità, alcuni personaggi di spicco in materia:
A coordinare i lavori sarà impegnata la dott.ssa Sabina Curti (solociologia della devianza – UNIPG). Una giornata che affronterà i tanti e vari aspetti del “femminicidio” – come viene ormai comunemente denominata la violenza rivolta al genere femminile – in un approccio multidisciplinare e prospettico, con l'obiettivo unico e comune di divulgare conoscenza: prevenire con la consapevolezza e trovare la forza della ragione per opporsi alla prevaricazione, prima che superi il “limite”.
Scarica il programma del convegno Labirinto d'amore – Lo chiamano femminicidio
Modificato il 27 settembre 2013 alle 23:19