La Primaria e dell’Infanzia di Beroide sono stati impegnati in un laboratorio didattico per conoscere le fasi della produzione del vino.
Lo scorso Venerdì 30 Settembre i bimbi della scuola Primaria e dell’Infanzia di Beroide sono stati impegnati in un laboratorio didattico per conoscere le fasi della produzione del vino. Per la scolaresca si tratta di un appuntamento tradizionale che vede i piccoli alunni trasformarsi per un giorno in apprendisti vinificatori e svolgere tutti insieme una lezione all’aria aperta tra i profumi dell’uva e del mosto appena spremuto.
Anche questo anno, grazie alla disponibilità e collaborazione dei genitori Pierpaolo Quatrinelli e Marina Da Re che hanno predisposto ed allestito tutto l’occorrente, l’evento si è svolto puntualmente……e i cortili degli edifici di Morgnano e San Venanzo che oggi ospitano le classi in attesa dell’imminente rientro nella struttura di Beroide programmato per i prossimi mesi, si sono trasformati in piccole cantine, dove operosi bambini si sono alternati nelle fasi di pigiatura e spremitura dell’uva.
Bellissimo vederli tutti all’opera e utilizzare con entusiasmo la macinapigiatrice ed il torchio, curiosi di scoprire i segreti di una antichissima arte. L’operosità e l’allegria nel fare insieme hanno ricordato la vendemmia di una volta e la semplicità e genuinità delle cose vere di un tempo. Una lezione che ricorderanno, dal sapore antico, una esperienza sensoriale a 360 gradi, che ha fatto rivivere tradizioni ed atmosfere con l’obiettivo di tramandare saperi e valori importanti legati a un prodotto come il vino, simbolo della cultura dei nostri territori.
A presenziare l’evento la Dirigente Scolastica Norma Proietti e una delegazione dell’Amministrazione Comunale: l’assessora Agnese Protasi che ha portato ai bambini il saluto del sindaco Andrea Sisti, e i Consiglieri Comunali Federico Cesaretti e Vania Buffatello. Impossibilitata ad essere presente l’Assessora Luigina Renzi che ha inviato ai bimbi una lettera con l’augurio di “divertirsi imparando” e l’invito ad essere nella vita felici delle trasformazioni che verranno: “come l’uva rimane buona trasformandosi in vino, così voi sappiate cogliere il bello di ogni vostra trasformazione e accettate con gioia gli innumerevoli cambiamenti che vi aspettano per vivere bene ed assaporare ogni momento della vita”. La mattinata si è conclusa nel modo più dolce possibile….assaporando un bicchiere di mosto ciascuno, tra l’euforia dei bimbi, felici di aver trascorso una giornata di scuola alternativa.
L’appuntamento è quindi al prossimo anno, finalmente nella sede di Beroide, per un laboratorio didattico ricco di novità come può essere la pigiatura con i piedi. La Vendemmia va a scuola ! Oggi , tutti gli alunni della scuola Primaria del plesso di via Forni, sono stati coinvolti in un laboratorio pratico, un’esperienza ludica , un momento di partecipazione concreta alla pratica della vendemmia. Gli alunni hanno potuto sperimentare la pigiatura e la spremitura, utilizzando dei tini su cui pigiare gli acini di uva e il torchio per la spremitura, hanno seguito con meraviglia ed entusiasmo tutte le fasi della produzione del vino. La vendemmia e la produzione del vino fanno parte integrante della cultura e delle tradizioni della nostra zona geografica. L’iniziativa è nata dal desiderio di far conoscere agli alunni, attraverso l’esperienza diretta, le varie fasi offrendo loro l’occasione di sperimentare.
Si procederà, in un secondo momento, con l’osservazione del mosto e dell’imbottigliamento del vino. La natura negli occhi e nelle mani dei bambini. Nessun modo migliore per scoprire il magico mondo vitivinicolo se non immergendosi nella colorata e divertente vendemmia. E mentre donne e uomini del settore cercano di risolvere le preoccupazioni di una vendemmia con meno resa per ettaro, a causa della prolungata siccità, ecco la “soluzione” dei bambini: grappoli pieni, vividi e da condividere.
“Dimostrano sempre di capaci di osservare e raccontare ogni cosa con un punto di vista diverso”, racconta un’insegnante. Così riportano alla semplicità e alla genuinità delle cose vere di un tempo. Qui, i disegni e i laboratori dei bambini del Primo circolo didattico della città di Angri, in provincia di Salerno. Nell’attesa che il vino entri a far parte del curricolo scolastico, desiderio espresso dal Presidente di Fondazione Italiana Sommelier, e che la proposta dell’onorevole Massimo Fiorio giunga a tale ambizione, le insegnanti non perdono di vista l’importanza della trasmissione di saperi legati ai prodotti simbolo della cultura italiana, quali olio e vino. Protagonisti, promotori e conoscitori di questa cultura devono essere loro, i cittadini del domani. Non solo attraverso rappresentazione grafica e pittorica individuale della vite, dell’uva e del vino, ma anche con la simulazione pratica del processo di vendemmia, i piccoli vignerons apprendono i valori e le terminologie legati alla terra. E imparano a distinguere il raspo dagli acini, la polpa dai vinaccioli e poi le peculiarità olfattive e gustative.
Altro passo importante è quello dell’esperienza sensoriale che, abbinata ai progetti “manuali”, rende possibile l’inclusione dei singoli bimbi. Aldilà delle abilità, stato sociale, colore della pelle e possibilità economiche. Ecco come il vino è, anche per i più piccoli, un momento di cultura a trecentosessanta gradi.