La migliore ciclista under 13 in Italia nella specialità ‘Sprint velocità’ è la tifernate Giulia Calderini. Con i suoi 11 anni la giovanissima atleta dell’Unione Ciclistica Città di Castello ha vinto la gara nazionale nella categoria ‘G6 femminile’ al 33° Meeting Nazionale Giovanissimi, tenutosi a Matera dal 20 al 23 giugno scorsi.
La massima rassegna nazionale giovanile, sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, ha raccolto la partecipazione di 892 ciclisti di età compresa tra i 7 e 12 anni, che si sono sfidati nelle prove su strada, fuoristrada, sprint e abilità. Superate le selezioni cronometrate nelle specialità gimkana e sprint, Giulia è entrata nella fase finale con il sesto tempo tra le 18 atlete qualificate e, vincendo tutte le gare, ha sbaragliato la concorrenza delle più veloci ragazze della Penisola.
“Il ciclismo tifernate ci regala una nuova bellissima soddisfazione grazie ad una ragazza di talento come Giulia, con cui ci congratuliamo per una vittoria conquistata con bravura, cultura del lavoro e spirito di sacrificio”, commenta l’assessore allo Sport Massimo Massetti, che sottolinea “la qualità dell’attività giovanile dell’Unione Ciclistica Città di Castello del presidente Patrizio Braganti, nel solco di una gloriosa tradizione nel nostro territorio, che negli ultimi tempi ha ottenuto importanti riconoscimenti, come il Campionato italiano juniores appena disputato sulle strade della città”.
Oltre al presidente Braganti, a condividere la soddisfazione di Giulia è stata prima di tutto la sorella Alice Calderini, che fa parte dello staff tecnico dell’Unione Ciclistica Città di Castello insieme a Michele Biccheri, Agostino Bucci, Diego Tortori, Paolo Marini e Iade Meocci, sotto la guida del coordinatore dell’area tecnica Giancarlo Montedori. Sono loro a seguire i circa 40 i giovani ciclisti che si allenano sotto i colori del sodalizio biancorosso nel ciclodromo comunale Renato Amantini. “Una realtà tra le più importanti del nostro territorio, grazie alla quale passione per il ciclismo continua ad essere tramandata alle nuove generazioni all’insegna dei sani principi dello sport”, conclude Massetti.