La SpoletoNorcia in mtb il 1 settembre 2019 non partirà da Spoleto. La colorata carovana di ciclisti cambia sede (massimo il riserbo su dove sarà il ‘quartier generale’ della prossima edizione per il quale sono in corso le trattative con la relativa amministrazione comunale) dopo le polemiche degli ultimi mesi tra organizzatori (Mtb Club Spoleto in primis) ed amministrazione comunale, nate dopo che il sindaco Umberto De Augustinis – appena due giorni dopo la chiusura dell’evento – aveva pubblicamente gettato ombre sull’evento che nel 2018 è stato inserito all’interno del progetto “SportGiveChance” finanziato dall’Unione europea con i fondi Erasmus +.
Lo stesso sindaco, oltre ad un comunicato stampa in cui parlava di “evidenti irregolarità”, aveva portato in Procura la documentazione sulla manifestazione. Mai in questi mesi, però, ha dettagliato quali sarebbero le presunte irregolarità, chiarendo invece – come ribadito anche venerdì scorso, durante la conferenza stampa di fine anno – che nel mirino c’è il “percorso amministrativo“ – quindi lo stesso Comune – e non l’Mtb club (con il quale c’era una convenzione per l’organizzazione dell’evento).
Colpo di scena al MTB, sindaco “evidenti irregolarità” | Opposizione “denunci”
L’esposto in Procura e la rendicontazione firmata
Il primo cittadino, però, si trovava anche a dover firmare, secondo quanto previsto dal bando Erasmus +, la rendicontazione dell’evento da inviare all’Ue entro il 31 dicembre 2018. Cosa che ha fatto nei giorni scorsi, ma ‘scaricando’ tutto sulla dirigente comunale Stefania Nichinonni, project manager dell’iniziativa.
“Ho fatto una segnalazione del percorso amministrativo, – ha detto De Augustinis – dopodiché è stata fatta una rendicontazione da parte degli uffici interessati che è stata spedita a Bruxelles. Rendicontazione che è stata valutata dal commercialista Burini, incaricato dal project manager che sarebbe la nostra dirigente Nichinonni, accompagnata da una dichiarazione di quest’ultima in cui si assume la titolarità di questo rendiconto” ha spiegato. Quanto alla sua firma, il primo cittadino ha specificato che era relativa soltanto alla “trasmissione” del fascicolo, di circa 700 pagine. E a chi gli ha chiesto se quel faldone era o meno corretto, il sindaco ha osservato: “Noi ci siamo trovati davanti ad un evento che è iniziato quando avevamo appena iniziato a lavorare, la fase istruttoria, preparatoria si è svolta prima. Non compete all’amministrazione fare una valutazione. Ricevuta la rendicontazione, l’ho trasmessa regolarmente, per altro è stata redatta in maniera completa, dopodiché sarà valutata, non è un compito nostro. Io l’ho firmata solo per la trasmissione”.
Ma proprio questo clima di ostilità che si respira da parte dell’amministrazione comunale nei confronti della SpoletoNorcia in mtb – divenuto internazionale nel 2018 proprio grazie al progetto SportGiveChance – aveva portato a metà dicembre il comitato organizzatore della pedalata, guidato da Luca Ministrini, ad annunciare un pressoché certo cambio di sede. Motivato anche da una e-mail del Comune di Spoleto in cui il sindaco dichiarava la propria indisponibilità ad incontrare gli organizzatori, dopo varie richieste di incontro che gli erano state inviate, visti proprio gli accertamenti in corso sull’edizione conclusa. “Al momento sembra prematuro un incontro anche a cagione dell’esistenza di specifiche verifiche in merito alle modalità di esecuzione dell’edizione 2018 nelle competenti sedi” aveva scritto De Augustinis.
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L’incontro con l’Amministrazione ma non col sindaco
In realtà nelle scorse settimane (era il 17 novembre) lo stesso Ministrini, insieme a Walter Onori, aveva incontrato il vicesindaco Beatrice Montioni, l’assessore all’urbanistica Francesco Flavoni ed il presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni.
“Un incontro non istituzionale, ma organizzato da un socio del club, e soltanto durante esso abbiamo appreso che erano stati delegati dal sindaco a parlare con noi” specifica oggi Ministrini. Un incontro, insomma, con l’amministrazione comunale in realtà c’era stato, al contrario di quanto era emerso durante la conferenza stampa del 15 dicembre del comitato organizzatore. Ed era forse a quello che si riferivano gli organizzatori quando aveva spiegato che “il peso formale e sostanziale di questa replica (la mail di fine ottobre, ndr) ci impedisce nostro malgrado di accettare altre forme di mediazione che non siano basate su un confronto diretto e franco e che possa portare a chiari accordi formali ed ufficiali”.
“Il sindaco ha delegato noi a riceverli – ha spiegato l’assessore Montioni – quindi un’interlocuzione seria con l’amministrazione c’è stata, prima della conferenza stampa, e noi abbiamo dato la massima disponibilità all’evento del prossimo anno. Nell’occasione Luca Ministrini, dopo aver avuto la nostra disponibilità a valutare il progetto, lui stesso disse che in questo momento non si sentiva sicuro del fatto che l’amministrazione aveva fatto un esposto relativo, lo ribadiamo, ad una irregolarità dal punto di vista amministrativo, relativo all’Erasmus +, non a quelle particolari pedalate organizzate anche da lui; lui ha detto non si sentiva sicuro, questo lo capisco e lo rispetto, ma noi la nostra disponibilità l’abbiamo data, le incertezze che ha lui le abbiamo anche noi“.
Il sindaco: “Non hanno l’esclusiva sul percorso”
Ma se il vicesindaco Montioni ha cercato di smorzare la polemica, non sono piaciute al comitato organizzatore della SpoletoNorcia in mtb le parole del primo cittadino. Che mettendo comunque su due diversi piani l’esposto su SportGiveChance e la prossima edizione dell’evento cicloturistico, ha sottolineato che “un’associazione privata non gestisce lo sport a Spoleto, le scelte in materia sportiva le prende il Comune” ed anche che “l’evento non è brevettato né brevettabile e fino a prova contraria anche altri possono organizzare pedalate su quel percorso”. Tra l’altro il tracciato dell’ex ferrovia Spoleto – Norcia, vale la pena ricordarlo, è gestito da un altro ente, Umbria Mobilità.
“Non abbiamo mai voluto né vogliamo avere il monopolio del percorso, il nostro scopo è sempre stato quello di promuovere il territorio e la ferrovia” replicano gli organizzatori dell’evento che in cinque edizioni ha avuto una crescita esponenziale tra la pedalata principale e le iniziative collaterali. Diventando uno dei principali appuntamenti sportivi dell’Umbria, come ricordato in più occasioni dalla Regione ma anche da varie associazioni di categoria. Un’occasione senza dubbio di destagionalizzazione del turismo, per far conoscere il territorio e magari spingere i visitatori a tornare.
Ombre sulla legalità
A ribadire la posizione del Comune è stata lunedì pomeriggio anche una nota ulteriore dell’ente: “In relazione a recenti polemiche insorte in merito a manifestazioni cicloturistiche della zona di Spoleto, l’Amministrazione comunale ritiene opportuno precisare e ribadire il proprio impegno allo sviluppo del settore nel rispetto degli interessi generali, come la libera concorrenza, la trasparenza e la legalità. Nell’occasione si precisa altresì che una delle organizzazioni operanti in materia, la ASD MTB Club Spoleto, risulta già co-organizzatrice di alcune manifestazioni nel passato, una delle quali beneficiaria nel 2018 di un contributo molto consistente da parte dell’Unione Europea, ed è stata rendicontata all’Unione stessa nei giorni scorsi dalla project manager del Comune di Spoleto. Tale organizzazione, rappresentata da Luca Ministrini, è stata ricevuta, a sua richiesta ed ancor prima della presentazione del rendiconto citato, dal presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni, dal vice Sindaco Beatrice Montioni e dall’assessore Francesco Flavoni. Inoltre, il 17 novembre scorso, il sig. Ministrini ed il sig. Walter Onori sono stati ricevuti dai rappresentanti del Comune in vista della possibilità di organizzare una manifestazione cicloturistica per l’anno 2019 che coinvolgesse il territorio di Spoleto. L’Amministrazione ha manifestato la sua disponibilità, ma, dopo l’incontro, non sono giunti agli uffici competenti altre richiesta in via ufficiale. Non si comprende come possa ritenersi “inattendibile” la posizione espressa dalla citata rappresentanza istituzionale. La Città di Spoleto mantiene costantemente aperta la porta della collaborazione sia nell’espressione di idee, che nel favorire le iniziative che siano intraprese nell’interesse dominante della Città stessa, fermo restando il vincolo della loro piena legalità e trasparenza, garanzie imprescindibili della Comunità. Dette garanzie siamo sicuri che sono richieste da qualunque realtà civica, non solo sita nella Regione Umbria, ma anche in qualsiasi contesto urbano dell’Unione Europea, in relazione alla realizzazione di qualunque manifestazione”.
Rottura definitiva “Non c’è altra strada da prendere che abbandonare la città”
Ancora una volta, dunque, dall’amministrazione comunale vengono adombrate ombre sulla legalità e la trasparenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, segnando la rottura definitiva. Solo un miracolo a questo punto potrebbe far sì che l’edizione 2019 possa avere la sua sede a Spoleto, mentre la questione sta diventando anche politica con fibrillazioni pure all’interno della stessa maggioranza.
“La manifestazione non è a rischio ed è programmata per il 1 settembre 2019. Come abbiamo detto in conferenza stampa non si farà a Spoleto. È chiaro che non siamo graditi… e in buon ordine… togliamo il disturbo!” evidenzia Luca Ministrini. “Evidentemente non basta inventare dal nulla una manifestazione di respiro internazionale (con potenzialità ancora non pienamente raggiunte) e soprattutto aver recuperato dall’oblio un tracciato come quello della vecchia ferrovia che può rappresentare un tesoro per il nostro territorio, per avere un briciolo di riconoscimento per il lavoro svolto. E anche se c’è chi dice che sport e politica non debbano confondersi, faccio presente che la SpoletoNorcia in MTB non è solo sport. Ma è turismo. È enogastronomia. È un asset per lo sviluppo economico. Tutti temi di cui la Politica si deve occupare. Pertanto ringrazio tutte quelle componenti politiche, oltre che le associazioni e gli spoletini, che ci stanno sostenendo. Per noi è una decisione difficile da prendere, ma leggere il comunicato di risposta dell’amministrazione, che oltre a non aggiungere nulla di nuovo rispetto a quanto già non si sapesse, fa per ben due volte riferimenti a “garanzie di legalità e trasparenza” come se nelle precedenti edizioni queste caratteristiche non siano state rispettate, ci convince ancor di più che non ci sia altra strada da prendere che abbandonare la nostra amata città“.
Opposizioni sul piede di guerra
Intanto nelle ultime ore le forze di opposizione si sono scatenate contro l’amministrazione comunale per la situazione che si è venuta a creare. L’ex vicesindaco e capogruppo di Spoleto Popolare Maria Elena Bececco evidenzia: “La Spoleto Norcia in Mtb trasloca. E’ la inevitabile, quanto grave, conseguenza del comportamento tenuto dall’Amministrazione De Augustinis che ha osteggiato in ogni modo una vera e propria “Grande Manifestazione”. Non solo. E’ singolare come la stessa Amministrazione, dopo aver fatto un esposto alla procura per la manifestazione relativa al progetto europeo organizzato con un partenariato pubblico-privato, firma il rendiconto. Ancora una volta il Sindaco gela e contraddice tutti con grande “simpatia”, compresi i suoi assessori e consiglieri! Certamente non e’ questo il modo per dimostrare di avere a cuore il bene della città. Cittadini di Spoleto dimostriamo di amare la nostra città, non permettiamo a nessuno di distruggerla. Una città che non reagisce, è una città già morta!”.
Quindi il Partito democratico di Spoleto: “Con grande disappunto apprendiamo dagli organizzatori dell’intenzione di spostare la manifestazione Spoleto Norcia in MTB in altro luogo. È indubbio il contributo positivo che l’evento ha arrecato a Spoleto sotto molteplici punti di vista: promozione del territorio attraverso uno sport salutare, incremento del turismo, incentivazione a buone pratiche per il benessere della persona. L’evento inoltre ha avuto anche il pregio di collocare Spoleto come città portale di ingresso della Valnerina e di metterla proficuamente in relazione con realtà attigue di importante interesse. Agli organizzatori che hanno saputo trasformare questo evento in un vero e proprio fiore all’occhiello di valenza ormai internazionale, va tutta la nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento per il lavoro svolto fin qui a beneficio della nostra città. All’amministrazione invece va il nostro disappunto per questa che sicuramente rappresenta una grande sconfitta per Spoleto. Al Sindaco chiediamo se ha firmato e dato il via libera alla rendicontazione della manifestazione e di chiarire le sue intenzioni su un evento sportivo di così ampio interesse pubblico. Alla luce degli incontestabili e sempre crescenti risultati ottenuti dalla manifestazione nelle passate edizioni, riteniamo che questo epilogo dimostri una preoccupante incapacità da parte dell’amministrazione di mantenere e rafforzare a Spoleto eventi di successo consolidati. Stendiamo un velo pietoso sull’autorevolezza dei membri della Giunta ed in modo particolare dell’assessore allo sport Montesi, per le loro promesse e dichiarazioni sconfessate poi dallo stesso Sindaco. Facciamo infine un appello al Sindaco di Spoleto affinché si adoperi efficacemente per scongiurare il trasferimento altrove di questa manifestazione”.
Infine Camilla Laureti e Luigina Renzi (Per Spoleto e Ora Spoleto): “Se più volte abbiamo sentito dire al Sindaco e alla sua Giunta che il turismo e la cultura sono asset centrali per lo sviluppo economico della nostra città, c’è da chiedersi quale sia il disegno e la direzione che intende prendere questa amministrazione a fronte di alcuni episodi che non possono passare sotto silenzio. Con un colpo solo si è infatti cancellata una manifestazione come la Mtb Spoleto Norcia che, dopo il Festival dei Due Mondi, è l’evento che ha portato in questi anni più turismo nella nostra città. Oltre al merito il metodo. Sembra, infatti, che questa decisione – che tanto significa anche per l’economia cittadina – sia stata presa senza che il Sindaco abbia mai incontrato gli organizzatori o avergliene spiegato i motivi. Inoltre pare che in questi giorni ci sia stata la firma da parte del Sindaco della rendicontazione del programma Erasmus dopo che lo stesso Sindaco ha fatto un esposto alla procura. La mano destra non sa cosa fa la sinistra, insomma”.