Non c’è pace per la sinistra umbra: chi la vorrebbe più unita che mai, chi apre ai cattolici e dice sì al crocifisso in Consiglio Comunale, chi strizza l’occhio (anche tutti e due) ai movimenti civici, chi è in cerca di un ruolo da ricoprire tra incarichi comunali, regionali, segreterie di partito, e chi minaccia di sbattere la porta e uscire dal PD. Uno spettacolo tutto da godere, per i più appassionati, anche sui social network, dove tra i tanti botta e risposta, c’è chi proprio non se le manda a dire.
Da Catone al Volgare
E da quando il “Turbo Guasticchi” (galeotta fu l’assemblea del PD di alcuni giorni fa sulle sorti di Perugia e Palazzo dei Priori) ha tuonato con il suo “io mi candido“, prima citando Catone, poi minacciando di uscire dal partito, le carte si sono sparigliate ancora di più. Oppure, ci sarebbe da pensare, nel centro-sinistra sono iniziate le prove di dialogo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, considerando in più che il PD si avvicina alla fase delicata del congresso regionale che si svolgerà in autunno.
Tra una mossa e l’altra, ritorna Guasticchi a chiarire: “ho sostenuto la necessità che il PD dovesse guardare non solo a sinistra, ma soprattutto al centro moderato laico e cattolico. Purtroppo ho dovuto constatare che la madre degli imbecilli è sempre incinta come diceva mia nonna, infatti qualcuno ha pensato di irridere tale mia intuizione come un tentativo di ricreare la DC o addirittura lo stato pontificio. Una cosa però è certa: un partito laico aperto ai cattolici ed a tutte le forze sane e laboriose della nostra comunità, ma non certo agli epigoni di Che Guevara o di Stalin che ancora non hanno capito che il PD non è il vecchio PCI”.
Risponde allora Solinas con un componimento in volgare tutto da leggere: “Ancor favelli, oh insonne Umbertidese, che unito al por Giulietti alla Lega donasti La Fratta, storico bastione del buon governo umbro?“. E ancora: “Che la notte ti sia lieve, Oh Vinicio sognante, tranquillo riposa, che l’Umbria risorgente bene di te fare a meno potrà”.
Un affondo che lo stesso Guasticchi non può lasciarsi sfuggire: “vedo che hai trovato la tua strada“, risponde a Solinas. “Dedicati alla poesia, sicuramente ti riesce meglio della politica”. E per la legge che chi picchia per primo, picchia più forte, Solinas riattacca: “Garzoncello scherzoso, non ti sovviene che l’era tua è finita? L’onesta Banca che un bel dì t’accolse riapra le porte al suo destato figlio e accolga ancor colui che il male incolse e il perugino verbo che la poesia finì ben potrà dirti è meglio lassà gì“.
Chissà domani
A mettere in ordine le carte, ci prova Andrea Pensi, sindaco di Gualdo Cattaneo ed esponente del Partito Democratico. Al centro, una sola domanda, scritta con un suo post su Facebook: “perché migliaia di persone ci hanno tolto il consenso in Umbria”. Chissà se la stessa domanda verrà fuori nei prossimi appuntamenti del centro-sinistra umbro. L’agenda dei prossimi giorni, infatti, resta fitta e tuttavia le occasioni per lanciarsi guanti di sfida non mancheranno. Domani in Regione Umbria sono due le riunioni attese: la prima, quella di maggioranza, convocata dalla presidente Marini, per discutere del PSR (con ciò che comporta in vista dell’approvazione dell’assestamento di bilancio in Regione Umbria della prossima settimana) a cui parteciperanno anche gli stessi Solinas e Guasticchi. La seconda, quando i sindaci dei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, insieme alla presidente Marini, il gruppo Pd regionale e i segretari provinciali del partito parleranno della fase due della legislatura per i prossimi mesi. Lunedì, poi, spazio alla direzione regionale del PD: si scaldano i motori per il prossimo autunno.
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