Un secondo e un quinto posto. È il bilancio ai Campionati Italiani Assoluti di Judo del Kodokan Fratta di Umbertide, un risultato storico che a memoria non si ricorda nella regione Umbria. Protagonisti di questa prestazione super sono stati Nicola Becchetti, secondo classificato nella categoria dei +100kg e Stella Brachelente nei 48kg.
Il campione assoluto uscente Becchetti, quest’anno, si è dovuto accontentare dell’argento ma questa medaglia vale molto più dell’oro del 2017. Nicola infatti, ad agosto, aveva deciso di ritirarsi dall’attività agonistica visto il poco interesse dimostrato da Gruppi Sportivi e Nazionale nei suoi confronti nonostante le 9 medaglie conquistate ai Campionati Italiani.
Nicola, dunque, non solo è risalito sul tappeto, ma ha vinto tutti gli incontri senza subire neanche un punto, tutti fino alla finale dove un eccesso di foga e un errore gli hanno fatto perdere il match. L’umbertidese ha compiuto l’ennesima impresa, ancora una volta mettendo in fila i migliori atleti d’Italia, professionisti compresi, e “ancora una volta – aggiunge Diarena – i dirigenti del judo professionistico hanno voluto tapparsi gli occhi“.
Il ragazzo ha tutte le carte in regola per provare a qualificarsi per le Olimpiadi ma il judo italiano sembra volersi privare di questa possibilità. Per questa impresa purtroppo il mio club non basta, Nicola dovrebbe girare il mondo per allenarsi con i più forti atleti del pianeta e gareggiare in tutte le gare di Coppa Europa. Un sogno irrealizzabile con i fondi di una società che per una sola gara all’estero spende tutto quello che incassa in un mese. Per portare questo ragazzo a Tokio servirebbe un imprenditore che lo scelga come testimonial della speranza. Come esempio per i bambini e per le persone che credono nella meritocrazia
Ma il sogno del Kdk Fratta non è poi così irrealizzabile, visto che le cifre che di solito vengono spese per le squadre di seconda categoria sarebbero più che sufficienti per regalare ad un ragazzo umbro il sogno olimpico.