Categorie: Politica Spoleto

LA REGIONE USA STRUMENTI FINANZIARI PER GESTIRE IL DEBITO

Il gruppo consiliare di Forza Italia chiede di sapere se la Regione Umbria abbia attualmente in essere strumenti finanziari in qualche modo assimilabili a quelli oggetto di inchieste giornalistiche dedicate alla materia. Tramite un'interrogazione, Fiammetta Modena, Raffaele Nevi, Massimo Mantovani e Ada Urbani chiedono alla Giunta regionale in quale modo la Regione abbia selezionato i soggetti proponenti e gli strumenti finanziari scelti; se e quali strumenti di costante monitoraggio dell'andamento degli strumenti finanziari in essere siano stati attivati dalla Regione; se e quali Fondi, secondo l'andamento dei mercati, presentino allo stato attuale o per il futuro rischi per le finanze della Regione.Nella presentazione dell'atto, il gruppo regionale forzista dice di prendere atto dell'estendersi e dell'aggravarsi della generale crisi dei mutui con il coinvolgimento di migliaia di cittadini, aziende ed enti pubblici in molti casi inconsapevoli delle reale entità delle esposizioni maturate nei confronti degli istituti bancari anche per la scarsa trasparenza degli atti.Per Modena, Nevi, Mantovani e Urbani un nuovo e delicatissimo settore del problema riguarda l'esposizione di centinaia di Enti locali e Regioni che hanno sottoscritto strumenti finanziari complessi di finanza derivata esponendo, in molti casi, le finanze degli Enti a deficit di decine di milioni di euro.Nell'interrogazione viene evidenziato come a questo argomento siano stati dedicati servizi di approfondimento di alcune testate giornalistiche specializzate dai quali, appaiono in tutta la loro evidenza e gravità, le responsabilità degli Enti.Il gruppo consiliare forzista sottolinea anche come la Corte dei conti ha rilevato e condannato il diffuso aumento del ricorso da parte degli Enti locali e delle Regioni a strumenti finanziari di dubbia utilità, contraddistinti dalla caratteristica di spostare avanti nel tempo le conseguenze della sottoscrizione, con una deresponsabilizzazione dei soggetti chiamati a rappresentare, protempore, l'Ente e pesantissime conseguenze per coloro che si troveranno ad amministrare il futuro. In conclusione, Modena, Nevi, Mantovani e Urbani evidenziano che anche la Regione Umbria ha adottato, in questi anni, politiche di gestione attiva del debito attraverso il ricorso a strumenti finanziari complessi di difficile comprensione ed elevata aleatoriet.