Si è parlato del “Progetto di riqualificazione delle aree marginali, dimesse, compromesse e inquinate dell’ARPA Umbria in collaborazione con gli istituti C.N.R, I.R,S.A e I.B.A.F e dell’università della Tuscia, nell’ultima seduta della I commissione consiliare presieduta da Massimiliano Capitani. A partecipare sono stati i rappresentanti delle istituzioni sopra elencate e gli assessori provinciali Roberto Bertini e Carlo Antonini. E’ stato il presidente Capitani a spiegare, in apertura, le peculiarità dell’iniziativa sottolineando che “La Provincia di Perugia si rende capofila di un progetto che dovrà necessariamente coinvolgere CNR ARPA comuni e Regione sulla riqualificazione, dove possibile, delle aree marginali e degradate e di siti inquinati. L’idea è quella di utilizzare fitotecnologie (semina di piante specifiche sul terreno utili alla bonificare degli stessi) per la bonifica di aree degradate. In Umbria la sperimentazione in alcune aree dell’utilizzo di piante erbacee per riqualificare terreni è già partita per esempio presso la discarica dell’Alkantara a Terni e in Italia in alcune fabbriche della zona industriale di Colle Ferro (Lazio), a Porto Marghera (Veneto) e sono tutte già un successo”. “Questo progetto – ha affermato Antonini – legato all’utilizzo delle fototecnologie è molto innovativo perchè finalizza la riqualificazione di aree compromesse o addirittura inquinate, non a fini urbanistici, ma al miglioramento della qualità ambientale. La riqualificazione di un’area fino ad oggi è stata intesa come miglioramento della qualità architettonica o all’ampliamento e rifunzionalizzazione di elementi degradati. Con questo progetto le aree compromesse diventano strumento per migliorare i determinanti ambientali come acqua aria e suolo”. “Nel settore delle fonti rinnovabili la Provincia di Perugia – ha affermato Bertini – ha il compito di autorizzare gli impianti per il fotovoltaico. Questo è un lavoro impegnativo che portiamo avanti con impegno. Questo progetto sull’utilizzo delle fototecnologie è molto ambizioso e necessita di una discussione ampia e complessa”.