di don Gianfranco Formenton
Poiché si chiama Sabrina e non “quella che si è buttata dal ponte delle torri”; poiché nulla sappiamo della vita e della morte; poiché sappiamo tuttavia che nessuno lascia questo mondo senza avere fatto almeno una cosa buona, bella, giusta; poiché il “Dio delle misericordie” ci giudicherà probabilmente su quella cosa buona, bella e giusta; poiché amiamo la vita sulla quale non abbiamo nessun potere e poiché abbiamo il dovere di amarci e di proteggere i nostri affetti e i nostri cuccioli… e di continuare a vivere e a sperare… le comunità cristiane di S.Angelo in Mercole e di S.Martino in Trignano hanno dedicato a Sabrina, a Ilaria, a Egisto questa “Preghiera in gennaio” di Fabrizio de André sicuri di essere ascoltati in terra e in cielo.
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare,
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giornori
splendono le stelle.
Quando attraverserà
l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradisola
dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno
nel mondo del buon Dio.
Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche,
fate che a Voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono coraggio.
Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi,
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.
Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura;
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.
Meglio di Lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento.
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
(*) con i cristiani di S.Angelo e S.Martino.
(foto da Internet)