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“LA POLITICA SOCIALE E I DIRITTI DEI CITTADINI”, INTENSO DIBATTITO POLITICO CON LA SENATRICE GARAVAGLIA

Un pomeriggio di intensa politica quello che si è tenuto venerdì 4 a Villa redenta con la Senatrice Maria Pia Garavaglia, organizzato dal circolo PD ‘Spoleto Centro' e coordinato dalla segretaria Vilma Fiata. L' intervento del Sindaco Daniele Benedetti, condiviso dal segretario PD Bartocci, dall'Assessore Proietti e dal consigliere provinciale Zampa, ha evidenziato le forti difficoltà di fronte alle quali si trovano i vari settori del sociale, ma anche l' intero bilancio comunale. Nella Sala Monterosso di Villa Redenta, gremita di gente, alla presenza dell'Assessore Lezi e di gran parte dei consiglieri comunali, la Senatrice Maria Pia Garavaglia ha trattato il tema de “La politica sociale e i diritti sociali del cittadino”.

Con la competenza, la chiarezza e la precisione che la contraddistinguono nei vari incarichi nazionali che ricopre, Garavaglia ha evidenziato il rapporto tra il significato del ‘diritto sociale' e la attuale politica di governo. Il principio irrinunciabile che il sociale è garanzia di cittadinanza per la persona è sancito dalla Costituzione, e la nostra Costituzione va difesa ad ogni costo: la politica sociale messa in atto dall' attuale governo sopprime, invece, il principio di “stato sociale = stato democratico” e trasforma il sociale in un aspetto residuale del diritto di cittadinanza. E' stata messa in gioco una diversa visione della famiglia; non ci sono tagli per la crisi, ma solo la volontà di fare ‘i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri' e di non capire che oggi a chiedere assistenza ai sindaci ci vanno padri cinquantenni che non sanno come andare avanti. I soldi allo Stato entrano, ma che fine fanno? Molte sono le cose che si potrebbero fare e che sono state suggerite dal PD, ma le proposte di leggi o gli emendamenti presentati al governo non vengono mai presi in considerazione e l'informazione su ciò che viene deciso è del tutto assente. Mentre i diritti sociali sono il sostegno alla comune cittadinanza, le scelte della politica economica odierna hanno sottratto risorse oltre l'80% delle risorse ai settori più delicati ed importanti per la nostra vita: cultura, sociale, scuola: sono state tagliate il 92% delle risorse alla cultura, come a dire che non c'è più il Ministero. Non è più finanziata la ‘non sufficienza' nel sociale, 150.000 insegnanti in meno nelle scuole significano un precariato intellettuale che non ha neanche diritto alla cassa integrazione, senza contare i tagli alla ricerca scientifica. Tutto questo mentre altre nazioni hanno fatto tagli superiori ai nostri ma hanno comunque investito ingenti somme proprio in scuola e ricerca, non affidandosi solo ai tagli orizzontali. Lo stesso Draghi ha dovuto ammettere che il nostro grande problema sono e saranno i giovani senza lavoro.

La Senatrice ha concluso ricordando che non è certo il federalismo municipale a risolvere i problemi: esso serve solo a scaricare sui comuni maggiori responsabilità: con l' I.M.U. (tassa sugli immobili), con la tassa di scopo e la tassa sul turismo si scaricano sui sindaci processi operativi che imporranno il recupero delle risorse aggravando le tariffe dei servizi, con tutte le conseguenze che ovviamente ricadranno sui cittadini.