Ringrazio, anche a nome di mia madre Rita e dei miei fratelli Luca e Andrea, tutti voi della Redazione per la pubblicazione dell'articolo su Alessandra e delle belle parole spese nei suoi confronti. Un pensiero particolare va alle figlie Arianna, Alice e Chiara che più di tutti ne sentiranno la mancanza. A noi rimane un grande vuoto da colmare, un gran dolore da sopportare che Alessandra, con il suo insegnamento, è riuscita a non far sprofondare mai in disperazione. Vi lascio la poesia che la stessa Ale ha chiesto di leggere a tutti i presenti alla celebrazione del suo ultimo saluto. Cordiali saluti, Michele Zicavo
“………Sarei veramente felice se nella celebrazione dell’ultimo saluto, che vorrei fosse accompagnata da canti gioiosi, qualcuno potesse leggere lo scritto di K. Gibran che lascio insieme a questa lettera ………..” Alessandra
RIPOSO
Spogliate il mio corpo del sudario di lino
e vestitemi di foglie di gelsomino e di giglio.
Togliete i miei resti da questa bara d’avorio
e posateli su un letto di fiori d’arancio.
Non piangete su di me, figli di mia madre,
ma cantate i vostri canti di giovinezza e di gioia.
Non versare lacrime, figlio dei campi
ma canta la poesia del raccolto e della pigiatura
non coprire il mio petto di sospiri e di pianto
ma scrivi su di esso, con le tue dita, il simbolo dell’amore
e il segno della gioia.
Non turbate la pace dell’aria con canti funebri
ma lasciate che i vostri cuori esultino con me
nella lode dell’immortalità e della vita eterna.
Non indossate il nero del lutto
ma rallegratevi con me in abiti bianchi
non parlate con dolore della mia dipartita
ma chiudete gli occhi
e mi vedrete fra di voi
ora e per sempre.
(Kahlil Gibran)
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Caro Michele, non dovete ringraziarci. Vi rinnoviamo il nostro abbraccio, a cominciare dalle tre figlie di Alessandra, che vorremmo tanto potesse esser di conforto come le splendide parole della poesia di Gibran o l’insegnamento della Vostra amata Alessandra. La Redazione
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