Meno di un'ora fa la Pallavolo Roma ha dato il suo benestare per la cessione di Ivan Zaitsev alla Olio Monini Pallavolo, l'alzatore in forza all'Andreoli Latina. Il disco verde da parte del club che ne detiene il cartellino fa dunque ben sperare per la risoluzione della trattativa che si era arenata venerdì scorso per una questione prettamente economica.
Intorno alle 22 di questa sera il vice presidente Alberto Corsetti ha avuto un lungo colloquio con i colleghi capitolini, al termine del quale è riuscito a strappare il primo, sofferto lasciapassare. E' su Ivan che i gialloblu, dopo l'arrivo di Valdir (autore di 28 punti ieri in quel di Forlì), puntano per risalire la cresta dell'onda, e della classifica.
Ivan è figlio d'arte. Il papà altri non è che il mitico Slava Zaitsev, anche lui alzatore, al quale sono legate le pagine più belle della pallavolo spoletina. Ma anche quelle della storia della pallavolo internazionale, essendo stato per un decennio la “mente” di quella nazionale russa che dominò i parquet di tutto il mondo. Chi non ricorda poi che proprio a Spoleto si consumò la fine, almeno sportiva, della guerra fredda fra Russia e USA: al PalaRota, infatti, per la prima volta, scendevano in campo fianco a fianco, con la stessa maglia, un russo (Slava) e un americano, l'olimpico Craig Buck. Una cosa impensabile in quegli anni, in cui il muro di Berlino faceva ancora 'bella' mostra di sè.
E' proprio nella città del festival che, diciannove anni fa, è nato Ivan. Quel frugoletto, guardato a vista da mamma Irina (Pozdnyakova, medaglia d'argento nel 1996 agli Europei di nuoto nei 200 mt rana), oggi è diventato un colosso di 202 cm. Domenica dunque potrebbe tornare al PalaRota, ma questa volta da protagonista. E chissà che sugli spalti non ci sia papà Slava, attualmente nello staff tecnico del Lokomotiv Belgorod