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La “Nave della legalità” ricorda Falcone / Migliaia di studenti a Palermo

Ricorre oggi l’anniversario della morte del giudice Giovanni Falcone, avvenuta a Capaci (Palermo) nel 1992 per mano della mafia stragista. Nell’attentato persero la vita anche la moglie del giudice Francesca Morvillo e tre uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Una ferita che ancora sanguina e grida giustizia, quella di cui Falcone, instancabilmente, andava alla ricerca ogni giorno in nome del principio della legalità.

Per commemorarlo è arrivata stamattina al porto di Palermo la “Nave della Legalità”, salpata ieri da Civitavecchia con a bordo 1500 ragazzi. Un’iniziativa del Miur in collaborazione con la Fondazione Falcone, a cui la presidente Maria, sorella del giudice, ha partecipato attendendo l’attracco della nave sulla banchina del porto insieme ad altri 3000 studenti. “Il 23 maggio – ha detto la signora Falcone – deve essere il giorno della riscossa contro la mafia”. Ai 4.500 studenti italiani si è aggiunta, sempre stamani, una delegazione di colleghi americani che ha viaggiato da New York a Palermo a bordo dell’”Aereo della Legalità”. Tutti insieme parteciperanno alla commemorazione del giudice nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo, dove si celebrò il maxiprocesso ai capi di Cosa Nostra.

E proprio oggi si apre a Caltanissetta il processo “Capaci bis”, che vede alla sbarra cinque boss della criminalità organizzata accusati di avere avuto un ruolo nell’attentato che costò la vita a Falcone. Forse, il miglior modo per rendergli omaggio è proprio quello di coinvolgere i giovani, coloro i quali dovranno essere i futuri paladini della giustizia e della legalità. Salutandoli a Civitavecchia ieri, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sottolineato di contare su di loro per un’Italia migliore.