Si è accesa per la prima volta per Gabriella, domenica, la Luce della Vita, nei giardini del Pincetto, proprio a fianco della biblioteca degli Arconi.
Si tratta di un lampione in stile liberty che, grazie al collegamento diretto con l’ospedale, si accenderà per mezz’ora ad ogni nuova nascita. Saranno la clinica di ostetricia e ginecologia dell’ospedale o i genitori stessi ad attivare l’illuminazione da remoto. Un gesto simbolico per rendere partecipe l’intera città del lieto evento ed affidare il neonato o la neonata alla responsabilità condivisa dell’intera collettività.
La Luce della Vita è un’iniziativa dell’assessorato ai servizi educativi del Comune di Perugia in collaborazione con i reparti di maternità dell’ospedale di Perugia “Santa Maria della Misericordia”.
Il vescovo Ivan Maffeis, citando le proiezioni sulla residenzialità del nord-est d’Italia, sua terra natia, nel 2040 (meno due milioni di abitanti), ha sostenuto che a fronte di ciò occorre necessariamente fermarsi a riflettere. Dove c’è una nuova vita – ha detto – c’è la speranza che non coinvolge solo la famiglia ma tutta la comunità. Quello odierno, ossia la luce della vita, deve essere un simbolo che ci spinge a custodire la vita, ad aiutare le famiglie mettendo in campo politiche ed azioni che favoriscano il dono delle nascite.