Caro Michele,
quella notte, quando cercavo di spiegare ai tuoi fratelli perché durante la notte si fossero dovuti svegliare e rimanendo nei loro letti e assistere impotenti alla scena di due uomini (uno dei quali con il passamontagna in viso) che nella loro stanza aprivano il loro armadio e leggevano le loro cose, beh mi è venuto in mente di raccontargli quello che mia madre mi raccontava di suo padre………che in un altro tempo ma sempre in questa città, sempre di notte veniva prelevato, così come si trovava, dalla sua casa, per esservi poi riportato……….diverse ore dopo. Era un altro tempo, mio nonno manifestava apertamente le sue idee che non collimavano con quello che allora era l'ordine costituito. Ti voglio bene e spero che questo mio paragone ti renda orgoglioso così come io lo sono di te.
Luciana
Non potendo partecipare, per motivi indipendenti dalla mia volontà (lavoro), alla manifestazione di oggi davanti al carcere di Capanne a Perugia, esprimo tutta la mia solidarietà ai cinque ragazzi spoletini. E invito tutti coloro che la pensano come me a continuare a manifestare le loro idee in proposito anche nei giorni che verranno fino a che sarà necessario.