Dottori non si nasce, si diventa e basta. Da oggi però, alla facoltà di architettura della Sapienza di Roma, si discute la tesi anche su Second Life. Il progetto dei due studenti coinvolti, Matteo Loddo e Alessandro Ciaralli, consiste nell’esposizione attraverso “digital puppetry”, attraverso cioè i loro alter ego digitali in terza dimensione, meglio definiti avatar. Già da tempo superata la sua originaria funzione di svago on line, Second life diventa sempre più strumento e terreno di una nuovissimo modo di comunicare. E’ divenuto possibile perciò, non solo reinventare la propria personalità filtrandola attraverso un personaggio immaginario (in grado però di fare quanto si può nella realtà), ma anche acquisire beni nel virtuale che abbiano un valore concreto nel reale.
Il mondo virtuale in 3D “Second life”, creato dalla società americana Linden Lab nel 2003, permette ai suoi “residenti” di partecipare al gioco aggiungendo nuovi elementi al sistema: ciò non significa solo poter creare un personaggio a proprio piacimento, ma anche godere dei diritti sulle proprie cose, attività e denaro. La “valuta” virtuale infatti, il Linden Dollar, può essere convertita in veri dollari americani.
SL come efficace strumento di pubblicizzazione e azione sociale: nel maggio scorso la IBM, ha creato la prima isola italiana virtuale. A settembre CGIL, CISL e UIL, hanno indetto lo sciopero degli avatar della società, prima manifestazione “di piazza” mai organizzata su SL. Il ministro Di Pietro apre una conferenza politica virtuale. Nello stesso mese, si svolge la prima operazione chirurgica di ernia inguinale, durante il 18° Congresso di Chirurgia dell'Apparato Digerente, promossa dal Prof. Giorgio Palazzini e seguita da 3000 medici. E’ ancora vero, dottori si diventa. Ma essere dottori, a questo punto, si reinventa pure.
Filippo Benedetti Valentini