“La Giunta Tesei, nel silenzio assordante del sindaco Latini, sta progressivamente smantellando l’azienda ospedaliera di Terni”. A dichiararlo vari esponenti del Pd di Terni in occasione dell’assemblea popolare che si è tenuta sabato 18 marzo nella sala consiliare di Palazzo Spada. Tra i presenti Pierluigi Spinelli, segretario del Partito Democratico di Terni, Francesco Filippi e Tiziana De Angelis, consiglieri Pd, Josè Maria Kenny, candidato sindaco per il Partito Democratico.
Al centro dell’incontro la sanità, tema caldo e cavallo di battaglia degli attuali partiti di opposizione in vista delle prossime elezioni amministrative, che si terranno a maggio 2023. Il dottor Gianni Giovannini, inoltre, ha proposto un’interpretazione – non del tutto positiva – del Protocollo Regione-Università.
“Il nostro ospedale – dichiarano i dem – ha sempre rappresentato un’eccellenza. Ora l’ospedale che conoscevamo non esiste più: gli errori madornali durante la pandemia, la chiusura dei reparti, l’impoverimento e la fuga di personale, la precarietà degli incarichi di responsabilità, la mancanza di investimenti umani e strutturali stanno determinando una situazione insostenibile sia per chi lavora che per gli utenti”.
“Letti nei corridoi, ore o giorni sui barellini al Pronto Soccorso, liste di attesa lunghissime per esami e interventi”: sono questi, secondo il Partito Democratico, gli ingredienti di “una situazione gravissima, destinata a peggiorare ulteriormente a causa del Protocollo con l’Università, che, tra le altre cose, cancella le S.C. di Cardiochirurgia, Chirurgia della Mano, Chirurgia Maxillofacciale, Neuroradiologia, e affida la maggior parte delle direzioni a medici universitari, emarginando e mortificando i medici ospedalieri”.
“Il Protocollo con l’Università – insiste il Pd – deve essere ritirato, i primariati devono essere coperti, il personale necessario deve essere assunto. No all’azienda ospedaliero-universitaria integrata che porta all’azienda unica regionale”.
La situazione descritta, in sostanza, non è delle più rosee. Sulle criticità della sanità, il 4 marzo scorso, si era espresso anche Claudio Fiorelli, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. L’anestesista ternano aveva dichiarato: “La destra vinse le elezioni amministrative del 2018 con due grandi argomenti, la sanità e la sicurezza: qui ha perso le battaglie maggiori”.