Dal Vaticano ad Assisi per raccontare i tesori della Giordania legati al cristianesimo, anche ricordando quando nel 2019 Sua Maestà il Re Abdullah II ricette, al Sacro Convento di Assisi, la Lampada della Pace, in riconoscimento del suo costante impegno per la pace, la dignità e l’armonia tra le religioni, valori profondamente radicati nel popolo giordano e incarnati dallo stesso San Francesco. Sarà inaugurata ufficialmente domani, 4 luglio 2025, alla presenza del ministro del turismo e delle antichità del Regno Hashemita di Giordania, Lina Annab, la mostra “Giordania: alba del cristianesimo” in programma fino al 1° agosto ad Assisi, presentata oggi in anteprima alla stampa.
Dopo il grande successo del debutto in Vaticano lo scorso febbraio, la mostra internazionale, organizzata dal Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania in collaborazione con la Città di Assisi, fa tappa al Palazzo del Monte Frumentario, accendendo i riflettori sulla ricchezza del patrimonio cristiano della Giordania rappresentato da 90 reperti provenienti da 30 siti archeologici giordani, che includono i luoghi di pellegrinaggio ufficialmente riconosciuti dal Vaticano. Il percorso parte dalle acque sacre del sito del Battesimo, Betania oltre il Giordano, dove Gesù Cristo fu battezzato sulla sponda orientale del fiume da Giovanni Battista – luogo di immenso valore spirituale, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Da lì, il cammino della fede prosegue verso il Monte Nebo; alla Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, legata al passaggio della Sacra Famiglia nella regione; a Tell Mar Elias, ritenuto il luogo di nascita del profeta Elia; e alle alture ventose di Macheronte, la fortezza dove Giovanni Battista fu imprigionato e martirizzato.
Come spiega Annab, “La Giordania è la casa di Betania oltre il Giordano, il luogo di nascita del CrisBanesimo — dove Giovanni Battista battezzò Gesù Cristo sulla sponda orientale del fiume Giordano. Questo sito sacro è al cuore della nostra eredità cristiana e rimane un potente simbolo di rinnovamento spirituale e di unità per milioni di persone in tutto il mondo. Assisi occupa un posto molto speciale nel cuore dei giordani. Nel 2019, Sua Maestà il Re Abdullah II ha ricevuto qui la Lampada della Pace di San Francesco, in riconoscimento dei suoi instancabili sforzi per promuovere la pace, il dialogo interreligioso e l’armonia in Medio Oriente e oltre. Questo prestigioso riconoscimento rafforza il profondo legame spirituale tra la Giordania e Assisi — un legame fondato su valori condivisi di pace e rispetto. Proprio come Assisi, la Giordania è la casa di numerosi luoghi santi che hanno accolto pellegrini per secoli. In effetti, ci sono cinque siti ufficialmente riconosciuti dal Vaticano come luoghi di pellegrinaggio cristiano — di cui scoprirete di più visitando la mostra oggi. Inoltre, e proprio come Assisi, due di questi siti sono riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: Betania oltre il Giordano e Umm ar-Rasas, con i suoi straordinari mosaici e le sue chiese che raccontano la storia delle prime comunità cristiane. Ultimo ma non meno importante, mentre ci riuniamo oggi ad Assisi, ricordiamo anche la ci3à sorella di Assisi — Betlemme in Palestina — e tutti i palestinesi che stanno sopportando la durezza dell’occupazione. Oggi, più che mai, in Palestina e a Gaza, hanno bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno per o3enere la pace, per vivere con dignità, liberi dalla paura e dall’oppressione, e per garantire la presenza continua e vitale dei cristiani nella Terra Santa. Ancora una volta, grazie per essere qui oggi e per amplificare questo messaggio di unità e speranza. Non vediamo l’ora di accogliervi in Giordania — la terra vivente dell’Alba del Cristianesimo”.
L’ingresso alla mostra è gratuito con accesso diretto o tramite prenotazione sul sito www.mostragiordania.com.