Stefania Filipponi – capogruppo della lista civica 'Impegno Civile' – chiede all'amministrazione comunale di correre ai ripari per garantire il rispetto delle cosiddette “quote rosa” ed ha predisposto una mozione da sottoporre al Consiglio comunale. “Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva la normativa sulle “quote rosa” nei consigli di amministrazione e di controllo nelle società a partecipazione pubblica, e l'equilibrio si considera raggiungo se all'interno dell'organo amministrativo si ottiene almeno 1/3 dei componenti. Si vincola quindi le singole amministrazioni ed i propri rappresentanti istituzionali, anche a livello locale – scrive la Filipponi – ad agire nel rispetto del principio di pari opportunità. Gli organi del Comune sono, quindi, tenuti alla applicazione del principio di pari opportunità, costituzionalizzato dall’art. 51 e questo – si legge nel documento – deve essere tradotto mediante specifici provvedimenti amministrativi e di revisione statutaria, e in occasione di qualsivoglia atto di nomina. Il principio in questione deve trovare applicazione anche in relazione alle nomine concernenti gli enti strumentali del comune evidenzia la Filipponi – vi ricompresi enti e società partecipate e/o controllate dall’Ente locale. Pertanto – stando alla mozione – si impegnano il sindaco e la giunta a garantire la rappresentanza di entrambi i generi negli organi collegiali, in qualsiasi commissione e/o consulta comunale, ovvero nei consigli di amministrazioni e organi di controllo di qualsiasi ente e/o società controllata e/o partecipata dal Comune di Foligno. Si chiede inoltre di effettuare l'immediata revisione dello Statuto Comunale e di tutti i regolamenti al fine di garantire la rappresentanza di entrambi i generi, nella misura di almeno un terzo dei membri, e di procedere all'immediata revisione delle nomine in tutti gli enti e/o società controllate o comunque partecipate dal Comune di Foligno in modo garantire, con effetto immediato, la rappresentanza di entrambi i generi, nella misura di almeno un terzo dei membri.