Tutto come previsto. Neanche l’arrivo del segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani e della governatrice Lorenzetti è riuscito a riscaldare il cuore del popolo spoletino del Partito Democratico. La cui festa, in corso al Centro Civico di Quartiere San Nicolò, ha segnato un altro flop. Perchè, tolta quella quarantina di amministratori e consiglieri piddini che almeno ieri sera non potevano mancare all’appuntamento, di gente a seguire i due big ce n’era davvero poca. Meno male che sono scesi in campo i compagni della Cgil, neanche tanti per la verità. Un centinaio, che son però tornati utilissimi per riempire le seggiole sistemate per l’occasione nell’anfiteatro del quartiere. Come pure uno sparuto gruppo di Rifondazione, guidato dalla segretaria Maura Coltorti, che ha voluto portare il proprio saluto ad Epifani. Talmente poca gente insomma che, alla consueta Ruota della Fortuna che metteva in palio i tradizionali salami e prosciutti, i primi due premi son andati al Banco, tante poche erano state le carte vendute. Ma torniamo alla serata politica. Epifani e Lorenzetti, intervistati per l’occasione dal giornalista di Rai3 Mino Lorusso, hanno attaccato senza mezzi termini il governo Berlusconi e la politica dei tagli: dal sociale alla scuola. Su un muro era stato issato ben in vista lo striscione degli operai della Minerva, sulle cui sorti è sceso un lugubre silenzio. La serata però ha reso visibile – prima, durante e dopo l’incontro – il clima che si vive nel Partito, lacerato anche da queste parti sulle tre mozioni (Bersani, Franceschini e Marino). Inutile dire che la partita a Spoleto si va giocando solo fra le prime due mozioni, anche se quella del segretario in carica sembra avere più possibilità di vittoria. Sarà perchè può contare sul sostegno del primo cittadino Benedetti, di fede margheritina, come pure dell’ex Massimo Brunini che ha invece percorso tutta l’evoluzione del partito della quercia. E’ stato proprio Brunini a surriscaldare la scena quando, passate da poco le 23, ha incrociato all’interno del Sole Rosso la Lorenzetti, la n. 1 della sua personalissima black list. Incurante dei presenti, l’ex primo cittadino ha attaccato frontalmente la governatrice rinfacciandogli ancora una volta quanto poco è stato fatto dalla Regione per la città del festival. La premier regionale ha tentato una risposta ma, vista la situazione, ha preferito abbandonare l’insolita arena raggiungendo nel privè del ristorante alcuni dirigenti del partito fra i quali Cintioli, Orlandi, Marcelli e il segretario Dante Rossi. Con i quali si è intrattenuta fin verso le 1 di questa mattina. Forse per gettare le strategie in vista del voto congressuale. L’unica novità della serata è sembrata quella di una possibile candidatura per la Marino dell’imprenditore Claudio Paolangeli che, in modo simpatico, ieri sera andava argomentando su quali tagli avrebbe fatto alla sanità a cominciare dai soldi sperperati nella distribuzione gratuita di condom. Regalando così ai pochi presenti qualche momento di allegria che questa festa del piddì, con tutti questi veleni, non sembra voler neanche ipotizzare. E si ostinano ancora a chiamarla… Festa.
(Foto Franco Arcangeli – Foto degli stand TO®)
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