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LA DESTRA: LA DROGA FA MALE E CREA DIPENDENZA

“La tossicodipendenza tra i giovanissimi sta diventando una piaga anche in Umbria e c'è bisogno di correre ai ripari”. E' quanto scrive, in una nota, La Destra preoccupata dalle cronache degli ultimi giorni.L'amministrazione regionale di centrosinistra fa poco o nulla per porre un freno a questo fenomeno. Quello della droga è un fenomeno complesso che coinvolge aspetti diversi della vita di chi ne fa uso e dell'intera società. E' fondamentale agire sull'aspetto della sicurezza e della legalità, ma è altrettanto importante che l'intervento riguardi anche gli aspetti sociali e, in primo luogo, i nuclei familiari”.Molti giovani, già a partire dai 14 anni fanno uso di cocaina. L'effetto collaterale è la dipendenza dalla quale è drammaticamente difficile uscire. La causa principale è da ricercare nel disagio giovanile, anche all'interno della comunità familiare molto spesso disorientata da una crisi valoriale senza precedenti. Molti genitori non controllano a dovere i propri figli e non si interessano delle compagnie che frequentano e se escono di casa dopo mezzanotte per andare in discoteca, anche se giovanissimi. Troppo spesso, poi, cocktail micidiali di alcool e droga e corse in auto sono la causa di morti premature. La Destra' fonda la propria politica sulla salvaguardia e la tutela dei valori fondamentali, primo quello della famiglia I ragazzi cercano una ‘via d'uscita' nella droga. In realtà, però, è solo l'ingresso in un tunnel dal quale, poi, è difficilissimo uscire. Oggi il costo di una dose di cocaina è alla portata di tutti e il mercato si è aperto anche ai più giovani. Da qui l'esigenza di sensibilizzare i genitori a stare più vicini ai propri figli. Le famiglie devono essere incentivate ad un controllo più rigoroso perché, soprattutto i minori, in qualche modo, sono spinti all'emulazione di cattivi maestri e plagiati dalle riviste e dalla tv che fanno di una modella cocainomane un'icona strapagata.Non sempre modernizzazione coincide con evoluzione. La piaga della tossicodipendenza giovanile va sanata con provvedimenti seri e non ‘incoraggiando' l'uso della droga richiedendone la legalizzazione, raddoppio di dosi consentite o, come si è visto nelle scorse settimane, con la promozione delle ‘stanze del buco'. Importante, come faremo noi, è la promozione di iniziative volte a sensibilizzare ragazzi e famiglie al recupero dei sani valori familiari e sociali, facendo in modo che le istituzioni non calino la guardia.