Sabato 2 dicembre 2017 alle ore 16:30 a Spoleto nel salone d’onore di Palazzo Leti Sansi (Via dell’Arco di Druso, 37) si presenta il XIII volume della “Collana della memoria” dal titolo Spoleto Cinema, 1969-1971. Mito e miti della settima arte nella città del Festival scritto da Antonella Cristina Manni con un testo introduttivo inedito di Gian Luigi Rondi ed una postfazione di Marco Rambaldi.
Insieme all’autrice, interverranno Dario Pompili, presidente dell’Associazione Amici di Spoleto onlus, il sindaco del Comune di Spoleto Fabrizio Cardarelli, Giorgio Mulé, direttore del settimanale Panorama, Piera Detassis, direttore della rivista Ciak e presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Maria Carolina Terzi, produttrice cinematografica. Il volume è realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.
Ad un anno dalla morte del critico cinematografico Gian Luigi Rondi e a tre anni dalla scomparsa di Loreto Luchetti, già presidente dell’Associazione Amici di Spoleto, l’Associazione Amici di Spoleto onlus intende ricordarli con questa pubblicazione per il loro contributo profuso in favore dello sviluppo culturale e di promozione della città di Spoleto a livello nazionale ed internazionale.
Attraverso oltre 250 pagine con un ricco corredo di foto e di documenti inediti, il volume Spoleto Cinema, 1969-1971. Mito e miti della settima arte nella città del Festival riporta alla luce un capitolo, breve ma intenso, della storia culturale italiana che vede protagonista la città di Spoleto e di notevole importanza per la caratura delle personalità coinvolte: l’attività dell’Ente Spoleto Cinema che dal 1969 si protrasse sino al 1971 sotto la direzione artistica di Gian Luigi Rondi, venne presieduto da Luchino Visconti e nel consiglio di presidenza annoverò, oltre a Gian Carlo Menotti, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Suso Cecchi D’Amico, Massimo Bogianckino, Pierpaolo Pineschi e Mario Natale.
L’Ente Spoleto Cinema venne istituito per promuovere la cultura cinematografica in Italia ed il cinema italiano all’estero e si configurò anche quale primo tentativo di destagionalizzare i grandi eventi culturali nella città del Festival dei Due Mondi. Si trattò di un progetto ambizioso, promosso da Loreto Luchetti, allora presidente dell’Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo di Spoleto che portò ad ospitare nel 1969 una edizione dei “Globi d’Oro” , premio annuale della Stampa Estera al cinema italiano, e alla organizzazione, tra le altre iniziative, di due importanti edizioni del Premio Spoleto Cinema che videro coinvolti i principali protagonisti del cinema di quegli anni, tra gli altri, Alberto Sordi e Monica Vitti, i registi Gillo Pontecorvo ed Ermanno Olmi.
La ricerca effettuata in archivi pubblici e privati, ha inoltre permesso di ricostruire anche il contesto storico in cui, dai primi anni del ‘900, ha avuto inizio e si è poi modulato nel tempo il rapporto tra il mondo del cinema e la città di Spoleto, sia nel progressivo arricchirsi e mutare delle strutture adibite a sale cinematografiche, sia nella promozione della città quale set per una cinquantina tra film e fiction dal 1940 ad oggi, passando (solo per citarne alcuni) dalla produzione italo-tedesca “I pagliacci” con Beniamino Gigli ed Alida Valli, a “Vita privata” di Louis Malle con Brigitte Bardot e Marcello Mastroianni, da “Metti una sera a cena” con Florinda Bolkan e Tony Musante a “Io e mia sorella” di e con Carlo Verdone e Ornella Muti fino al più recente film per la tv “Francesco” di Liliana Cavani e alla fiction “Don Matteo” con protagonista Terence Hill.