La cava del tartufo in Italia diventa patrimonio Unesco. E l’Umbria ed in particolare la Valnerina, terra del prelibato tubero, esultano.
“E’ con grande soddisfazione che abbiamo accolto la notizia che la sessione odierna del Comitato Unesco ha dichiarato ufficialmente ‘la cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Una decisione che sancisce la ricchezza del nostro patrimonio nazionale e regionale”. Così gli assessori regionali all’agricoltura, Roberto Morroni, e allo sviluppo economico Michele Fioroni.
“Si tratta infatti di un riconoscimento internazionale per una attività che storicamente costituisce una delle eccellenze italiane e dell’Umbria, fortemente radicata nella storia e nella tradizione della nostra regione. Il tartufo, dall’agricoltura all’enogastronomia, rappresenta certamente un elemento peculiare del nostro territorio, della nostra cucina e ristorazione. Questo riconoscimento – hanno aggiunto Morroni e Fioroni – consentirà di valorizzare ulteriormente il lavoro svolto dall’intera filiera e premia l’impegno che a tutti i livelli è stato messo in campo per tutelare e promuovere una pratica ed un prodotto di così grande pregio. Un particolare ringraziamento per questo importante risultato – hanno concluso i due assessori – va al Governo, a partire dalla Sottosegretario alla cultura Borgonzoni, e all’Ufficio Unesco del Ministero della cultura”.
“Accogliamo con viva soddisfazione il riconoscimento da parte dell’ Unesco della ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia’. Un risultato importantissimo, frutto di anni di lavoro per il quale anche come Comune, insieme all’Associazione Città del Tartufo per la quale ho delegato il Vice Sindaco Giuliano Boccanera, abbiamo contribuito, perorando la ‘causa’ in ogni sede e in ogni occasione possibile, come dagli incontri promossi per la Mostra Mercato del Tartufo” è il commento del sindaco di Norcia Nicola Alemanno.
“E’ un riconoscimento anche per le numerose persone che praticano questa che può considerarsi l’arte della cava del tartufo, fatta di metodologie tramandate di padre in figlio, di generazione in generazione. Per il rilancio dei nostri territori di Norcia e della Valnerina – ha aggiunto- è quanto mai importante puntare su prodotti autentici come il tartufo nero pregiato, simbolo identitario di appartenenza, autenticità, storia e tradizione che contraddistinguono le nostre Comunità”.