Domenica scorsa a Spoleto è avvenuto un incontro musicale del tutto inaspettato. Ma partiamo dall’inizio. Chi in città non conosce la Spoleto Blue Band, gruppo che nasce nella deliziosa città del Festival nel 1998? 26 elementi, tra voci soliste, sax, trombe, trombone, chitarre, tastiere, bassi e batterie, innamorati di Blues, Soul e Rythm & Blues.
Oggi ad interpretare pezzi di James Brown, Ray Charles, Aretha Franklin, Sam & Dave c’è il nuovo corso della Spoleto Blue Band che si è ridotta, ma solo a livello numerico, a 16 elementi e si è contratta, ma solo nella forma del nome, a Blue Band. I Blues Brothers umbri, con in testa Fabio Ottaviani, stanno infatti instaurando importanti collaborazioni grazie alla professionalità del manager Carlo Campili – IcemanManagement che ha all’attivo anni di esperienza nel mondo dello spettacolo come procuratore, promotore e organizzatore di eventi. Ternano di nascita, Campili ha collaborato sin da giovane con vari elementi della storica band di Vasco Rossi, girando in tour con loro negli anni d’oro del Blasco. Ancora oggi cura l’immagine del batterista Daniele Tedeschi che ha portato a Spoleto questo week end per un esperimento del tutto imprevisto. Una collaborazione che si è rivelata di successo, tra la Blue Band e Tedeschi. L’evento è stato emozionante non solo per i musicisti. Infatti Tedeschi non ha suonato la sua classica batteria bensì un esemplare costruito da Luigi di Leonardo, produttore di batterie originario dell’Abruzzo ma ormai trapiantato in Valnerina dove costruisce strumenti di grande pregio.
Le telecamere di Tuttoggi.info hanno avuto il piacere di incontrare i protagonisti di questo fortunato esperimento musicale cogliendo l’entusiasmo nelle dichiarazioni di ognuno di loro. Una giornata da ricordare in particolar modo per la Blue Band che a pranzo, all’Osteria Baciafemmine di Scheggino, ha incontrato un’altra colonna della storia della musica italiana: Andrea Innesto, sassofonista della Steve Rogers Band. Un tuffo nelpassato della musica che vale, ma anche tante opportunità nel futuro della Blue Band, con nuove date e nuovi palchi con musicisti di pregio come gli ispiti appena citati. E le sorprese di Carlo Campili non finiscono qui!
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