Ancora un'ottima prestazione per l'atleta umbertidese non vedente del Kodokan Fratta
In Germania, nella terzultima tappa preolimpica, Michele Milli entra nella top ten degli atleti del mondo. L’atleta del Kodokan Fratta ha lottato alla pari con i migliori atleti paralimpici del mondo. Tutto il judo che conta ha preso d’assalto la Germania, dove erano in ballo i punti decisivi per Parigi 2024. Giappone, Brasile, Georgia, Argentina, Sud Africa: le nazioni di ogni continente hanno schierato i loro migliori rappresentanti per lo sprint finale alla corsa paralimpica.
Milli ha gareggiato nei 73kg e dopo quattro turni si è fermato al nono posto. Passato al secondo turno grazie ad un sorteggio favorevole, agli ottavi di finale ha dovuto fare i conti con il numero 12 del mondo il sudafricano Lamani. La sfida tra i due è stata intensa e si è conclusa solo ai tempi supplementari quando l’atleta della nazionale italiana è riuscito a proiettare uno stanchissimo Lamani con un preciso Ouchi gari (tecnica di gambe).
Ai quarti Michele ha incontrato il padrone di casa Sass, numero 3 del mondo. Dopo un paio di azioni rintuzzate dall’umbertidese, il tedesco ha piazzato un contraccolpo che non ha lasciato scampo a Milli, condannandolo ai ripescaggi.
Qui la corsa ai piani alti della classifica si è conclusa contro Galbadrach. L’asiatico ha sorpreso il portacolori azzurro con una tecnica di sacrificio.
In tutti gli incontri Milli ha mostrato ottimi progressi sotto l’aspetto fisico e una maggiore solidità.
“Ha combattuto alla pari con i migliori del mondo – ha detto il tecnico del Kdk Fratta, Mirco Diarena – pur non mettendo sul piatto tutti i suoi colpi. Michele vale anche di più di quello che abbiamo visto oggi, deve solo trovare la serenità e la continuità per dimostrarlo. Considerate che si è allenato senza poter utilizzare un ginocchio negli ultimi 30 giorni. Le ginocchia sono state sempre il suo punto debole, chissà dove sarebbe potuto arrivare senza infortuni. Sono sicuro che la gara di oggi ripagherà anche i suoi compagni di squadra dei tanti sacrifici fatti insieme nelle location più improbabili. Dal giardino di casa alle strade sterrate”.
Per la società umbertidese, dopo tante difficoltà, arriva finalmente un bel riconoscimento, il nono posto al Grand Prix di Germania si va ad aggiungere alle tante affermazioni internazionali raggiunte dal piccolo club umbro sia in campo paralimpico che olimpico.