I lavoratori ormai in capo alla nuova società, Indelfab (in continuità con la Jp Industries per compagine societaria e matricola), e una procedura di concordato aperta, che potrebbe aiutare o potrebbe uccidere definitivamente l’azienda. Sono ancora molte le strade aperte sul futuro del polo dell’elettrodomestico di Colle di Nocera Umbra, che si avvia a vivere una nuova estate di fuoco. L’incontro di ieri a Fabriano è stato teso e segna una nuova pagina della lunga vertenza.
A Colle di Nocera Umbra, alla presenza dei sindaci di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Giovanni Bontempi e Massimiliano Presciutti, l’assemblea dei lavoratori, durante la quale Fim Fiom e Uilm hanno fatto il punto della situazione. Il quadro è che il concordato è allo studio dei tecnici di Giovanni Porcarelli e si capirà cosa porterà. Di certo è la misura che, più di altre, fornisce garanzia.
Quanto ai lavoratori, la cassa integrazione finisce il 6 settembre ma, con una ulteriore proroga per Covid, potrebbero arrivare altre 18 settimane, quindi fino a fine anno. Il decreto è allo studio del ministro Catalfo e, anche lì, si vedrà. “Tante tappe e variabili per la cassa integrazione – ha detto Adolfo Pierotti (Fim Cisl) – considerando che la cassa integrazione non è vivere, dobbiamo far sentire la voce dei lavoratori”. “Il vero problema è il lavoro – ha detto Luciano Recchioni (Fiom della Rsu) – serve alzare il tono per rimettere al centro dell’attenzione la questione, anche dell’accordo di programma. E serve un concordato che dia prospettive“.