L'acquedotto Scheggino-Pentima che dovrebbe sorgere in Valnerina, prevede un prelievo di 400 litri al secondo di acqua a 200 metri di profondità, attingendo da una falda che alimenta il fiume Nera. Da tempo ” il Comitato cittadini della Valnerina” ha denunciato i problemi che questo attingimento comporterà e ha indicato le soluzioni alternative, senza avere avuto dalle Istituzioni preposte risposte in merito. “L'opera prevista, che si profila imminente -si legge in un comunicato firmato dal Comitato per la tutela della Valnerina e da Italia nostra- ha la necessità di essere assolutamente bloccata. Se dovesse andare avanti,lo sciagurato progetto comporterà: la possibile riduzione, che sarebbe quindi irreversibile ed irreparabile, della portata del Nera; il rischio d'inquinamento delle falde profonde e del mutamento del sistema imbrifero sotterraneo; il sostanziale danneggiamento del sistema economico e turistico di un bene ambientale prezioso, quale quello del territorio della nostra Valnerina”.
Il Comitato di cittadini della Valnerina e Italia Nostra, ritengono che vadano studiate proposte alternative, che siano orientate a criteri sostenibili quali: “Riduzione delle attuali perdite sulla rete idrica esistente -46% come da stima ARPARegionale2006; Depurazione delle acque di superficie; Previsione e progettazione di un” sistema “di recupero dell'acqua da dedicare ai “servizi”(bagni,irrigazione,pulizia etc.)”.
Per sabato pomeriggio alle 15, è prevista una manifestazione al Vecchio Ponte di Ferentillo.