Non c’è pace per l’istituto comprensivo Foligno 3, che tiene insieme le zone di Sant’Eraclio, Sterpete e Colle Scandolaro, da ieri di nuovo senza una guida. La reggenza affidata alla dirigente Simona Lazzari è scaduta e i genitori sono sul piede di guerra. Ieri il presidente del consiglio d’Istituto, Massimo Badiali, accompagnato dalla componente dei genitori dello stesso organo, ha ribadito istanze e necessità e annunciato proteste.
Intanto è partita una lettera alla dirigente dell‘Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti. “Chiediamo, con largo anticipo – scrivono – garanzie – vogliamo la sicurezza che quanto accaduto non si ripeta e che l’anno scolastico 2021/2022 parta senza intoppi né incertezze. L’istituto comprensivo Foligno 3 ha bisogno di una guida sicura e presente, che si faccia garante del diritto allo studio di centinaia di ragazzi. La precarietà dirigenziale ha creato e sta creando, tra le famiglie della zona, anche un clima di sfiducia nel sistema scolastico. Tutto ciò si riflette sulle iscrizioni, che sono in calo“.
La lettera è stata inviata anche al Governo e alla Regione ma non sarebbe arrivata nessuna risposta. Come ha sottolineato Badiali, il sindaco Zuccarini e l’assessore De Bonis, seguono invece attentamente la vicenda e si sono impegnati ad un nuovo sollecito nei confronti della Iunti. “Si spera che la pandemia dia tregua – dice Badiali – ma le problematiche restano e serve una presenza costante nella scuola. Sulle decisioni importanti, quest’anno, siamo arrivati sempre in ritardo“.
Non ci saranno proteste eclatanti, per il momento. Complice la situazione pandemica, i genitori hanno deciso di usare la responsabilità. Se entro maggio non dovessero arrivare novità, “siamo pronti a non portare i figli a scuola, a ritirare le iscrizioni, o a portare i genitori di tutti e 900 i bambini in piazza“. La volontà è scongiurare una lunga reggenza, che Sant’Eraclio ha già avuto. Quindi la sottolineatura sulla rilevanza territoriale di Sant’Eraclio: “la frazione principale di Foligno, la terza più popolosa d’Italia. Non dobbiamo perdere la nostra identità“.
Accanto ai genitori, don Luigi Filippucci, presente con l’Oratorio insieme all’associazione del Carnevale, Liberamente, il Girasole e la Comunanza. “Non chiediamo elemosina“, ha detto don Luigi.