Isola Polvese, la Provincia la vende per 30 milioni - Tuttoggi.info

Isola Polvese, la Provincia la vende per 30 milioni

Redazione

Isola Polvese, la Provincia la vende per 30 milioni

Durissima reazione da Castiglione del Lago "non ne sapevamo niente" / Mismetti "bilancio preoccupante"
Mar, 21/10/2014 - 15:37

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La Provincia torna a mettere in vendita i gioielli di famiglia, non senza che questo sollevi polemiche. Quello che emerge come una novità è che ad essere stata inserita nell’elenco dei beni alienabili ora c’è anche l’Isola Polvese. Valore stimato 30 milioni di euro  e vendita prevista nel 2016. E così anche il fazzoletto di terra tra le acque del Trasimeno è sul mercato insieme a villa Redenta (valore stimato 14 milioni) e villa Fidelia (valore stimato 8 milioni e 200 mila euro).

Prima la gestione ora la vendita. Il primo a farsi sentire è stato proprio il Comune di Castiglione del Lago dove l’isola ricade: “Mai avuto notizia dalle fonti istituzionali, che la Provincia di Perugia, congiuntamente all’approvazione dell’ultimo bilancio riferibile alla giunta uscente, ha inserito Isola Polvese nel piano delle proprie dismissioni, per un prezzo ipotizzato di 30 milioni di euro. Al di là della questione di metodo, che ci vede per l’ennesima volta (dopo la delibera poi rapidamente ritirata sullo studio di fattibilità elaborato dai tecnici della Provincia medesima per la concessione del servizio di gestione unitaria dell’Isola) del tutto estromessi da qualsiasi confronto circa una questione di estremo rilievo, che riguarda un’area ricadente nel nostro territorio comunale, non possiamo non rappresentare la nostra forte contrarietà, oltre che il profondo stupore, rispetto al merito della scelta. Ciò in quanto, si veda in via esemplificativa l’articolo uscito sul Giornale dell’Umbria il 19 giugno scorso, la Giunta provinciale uscente aveva espressamente affermato che la Polvese sarebbe rimasto un bene pubblico, con commenti estremamente trancianti nei riguardi di chi, nel criticare la detta delibera, aveva prefigurato che tale principio venisse in qualche misura messo in discussione”.

Castiglione del Lago chiama Mismetti. E il Comune chiama in causa il nuovo presidente Nando Mismetti che risponde così: “A una settimana dal mio insediamento – dichiara – ho già svolto incontri sul bilancio 2014 con riflessioni su quello del 2015 alla luce delle disposizioni in itinere relative alla Legge di Stabilità. E’ emersa una situazione preoccupante che non investe soltanto la Provincia di Perugia, ma tutte le Province italiane”.

Sulle alienazioni la posizione del Presidente Mismetti lascia spazio alle interpretazioni: “Esiste una previsione di vendita di importanti proprietà che, al di là dei documenti già in essere, devono necessariamente essere messe sul tavolo di confronto delle realtà locali. Resta fermo l’obiettivo di legare questi beni allo sviluppo dei territori, ma la situazione impone soluzioni”.

Per Ronconi i beni devono andare alla Regione. Sulla questione è intervenuto anche l’ex consigliere provinciale Ronconi (Udc): “L’alienazione di questi beni è impensabile, la Provincia non ha ormai alcuna rappresentatività politica e neppure autorevolezza per incidere in modo così drammatico sulle sensibilità dei cittadini. Le ville Fidelia e Redenta e l’isola Polvese – prosegue – debbono essere trasferite alla competenza e al patrimonio della Regione, ma se la Provincia dovesse rimanere sulle posizioni favorevoli alla alienazione di questi beni monumentali, la risposta sarà determinata e dura sia sul piano politico che su quello giudiziario. E proprio a Ronconi Mismetti risponde: “Dispiace – afferma – che a un uomo avveduto e di lunga permanenza nelle istituzioni sfugga che l’elezione del sottoscritto e del Consiglio provinciale sia avvenuta secondo quanto stabilito dalla legge che, tra l’altro, indica in un sindaco il Presidente dell’ente; legge votata in Parlamento anche dal suo stesso partito. Resta il fatto che la situazione richiede approfondimenti e valutazioni serie che avranno come protagonisti, al fianco della Provincia, Regione e Comuni e che già dal 29 ottobre durante l’incontro tra i rappresentanti delle Province d’Italia, convocato a Roma dall’Upi, metteremo con forza all’attenzione del Governo”.

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