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Isola del Libro Trasimeno ha presentato “Dal Silenzio al Boato” il libro di Claudio Bellaveglia

“Un libro che dovrebbe essere distribuito ai ragazzi delle scuole”. Così sabato 1 febbraio nella sala consiliare del Comune di Passignano durante la presentazione di “Dal Silenzio al Boato”, è stato definito il libro di Claudio Bellaveglia, edito da Murena. Un volume che raccoglie, atti e documenti di un pezzo di storia che ha coinvolto e intrecciato i destini di due comunità: quella di Villetta Barrea e quella di Passignano (dove gli sfollati del paese abruzzese trovarono rifugio durante la seconda guerra mondiale).

La vicenda del bombardamento del ’44 e il dolore per le vittime che causò sono parte integrante del racconto di Bellaveglia, spiegato in occasione del caffè letterario con l’ex sindaco di Passignano e attuale assessore alla Cultura. L’incontro, che fa parte degli eventi dell'Isola del Libro Trasimeno, è stato coordinato dal caposervizio del Corriere dell’Umbria, Mauro Barzagna e introdotto dal primo cittadino Ermanno Rossi. “Un libro come questo – ha spiegato Mauro Barzagna – è fondamentale, specialmente nel momento in cui ci chiediamo da dove veniamo. Se capiamo questo, sapremo anche capire dove andiamo. E dove non dovremmo andare”. E ancora: “Ognuno di noi – ha proseguito – ha un obbligo, un diritto e un dovere: quello di scrivere la storia di cui è protagonista. Claudio, con questo libro, ci è riuscito. Perché la grande storia, quella con la ‘s’ maiuscola, è anche quella che parte dal basso, scritta dalla gente comune. Ed è la più bella”.

Un successo. “Pensavo piovesse – ha ironizzato l’ex sindaco del Comune lacustre – e invece grandina. Grande è l’emozione che provo nel vedere tutta questa gente, in una sala che è cara a me tanto quanto ai passignanesi. Siamo riusciti – ha proseguito Bellaveglia – ad acciuffare un lembo di memoria che stava sfuggendo. La storia di Passignano e di Villetta Barrea, del bombardamento e del legame che ci unisce. Io – ha sottolineato l’autore del libro – sono fiero di averlo fatto. E’ un patrimonio culturale e di valori umani che non può andare disperso. E che va trasmesso alle giovani generazioni di Passignano”. La presentazione è stata impreziosita dalla lettura di alcuni passi del volume, interpretati dall’attrice di teatro Manola Antonelli e dalla proiezione delle fotografie contenute nel libro.