La presenza sempre più invasiva di cinghiali in Umbria a causa del Coronavirus al centro di un vertice in Prefettura a Perugia. Al centro dell’attenzione delle istituzioni le coltivazioni danneggiate, gli incidenti stradali e l’avvicinamento ai centri abitanti. Problemi relativi non solo ai cinghiali ma anche ad altri animali selvatici.
La riunione, convocata dal prefetto Claudio Sgaraglia, ha avuto l’obiettivo di affrontare la problematica dei rischi connessi ai numerosi fenomeni di avvistamento di cinghiali e di altri animali selvatici. Presenze che stanno provocando gravi danni alle culture nel territorio della provincia, come segnalato anche da varie associazioni di categoria del settore agricolo.
Un fenomeno, è stato ricordato, che si è ulteriormente aggravato negli ultimi tempi a causa degli spostamenti limitati delle persone, a seguito dell’emergenza sanitaria da covid-19. Con il conseguente aumento di razzie e devastazioni nei campi e maggiore presenza della fauna selvatica a ridosso dei centri abitati.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i vertici provinciali delle Forze di Polizia ed il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali, l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole e Agroalimentari, Roberto Morroni, ha evidenziato i provvedimenti recentemente adottati dalla Regione a tutela delle imprese agricole, volti anche a semplificare ed accelerare le procedure per l’abbattimento degli animali selvatici.
In proposito, il Prefetto Sgaraglia ha assicurato la massima attenzione e ogni consentita forma di collaborazione anche da parte delle Forze di Polizia, al fine di individuare condivise soluzioni per il superamento della problematica, nella prospettiva del contemperamento delle diverse esigenze.
Il tema del controllo della fauna selvatica – ha ricordato – è costantemente all’attenzione delle Istituzioni e, nel solco della sinergica collaborazione in materia, nel 2019 è stato stipulato con tutti i soggetti interessati un Protocollo d’Intesa relativo agli ungulati, ai fini della definizione di procedure di recupero degli animali uccisi, nonché per la sensibilizzazione in ordine alle problematiche dagli stessi cagionate.
E’ stato anche attenzionato dal Prefetto, il pericolo di incidenti stradali provocati dal passaggio dei cinghiali. Anche se in questo periodo, a causa dei limitati spostamenti consentiti, il fenomeno appare ridotto. Occorre, comunque, mantenere alta la vigilanza al riguardo, in vista del possibile incremento del traffico veicolare conseguente alla nuova Fase 2 dell’emergenza, che prossimamente entrerà in vigore.
Nel corso dell’incontro, è stata evidenziata anche l’esigenza di sensibilizzare i sindaci per attuare una corretta raccolta dei rifiuti sui propri territori, al fine di evitare che gli animali si avvicinino ai campi e alle abitazioni attratti dai rifiuti stessi.
Infine, dalla Regione stato comunicato che cono in corso di valutazioni ulteriori possibili soluzioni di carattere tecnico. Il tema continuerà ad essere oggetto di attento monitoraggio e collaborazione da parte sia della Prefettura che della Regione ed è stato assunto da entrambi l’impegno che verranno svolti ulteriori, dedicati incontri.