Insulti social a sindaco di Orvieto "Tacchi, selfie, aspetto, noi donne costantemente giudicate" - Tuttoggi.info

Insulti social a sindaco di Orvieto “Tacchi, selfie, aspetto, noi donne costantemente giudicate”

Luca Biribanti

Insulti social a sindaco di Orvieto “Tacchi, selfie, aspetto, noi donne costantemente giudicate”

Mer, 23/11/2022 - 17:13

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A due giorni dalla Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, la riflessione di Roberta Tardani, sindaco di Orvieto

A due giorni dalla Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, 25 novembre, in occasione di un incontro organizzato dalla Fidapa di Orvieto, il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, si lascia andare ad uno sfogo-riflessione tramite il proprio profilo Facebook, raccontando anche di recenti episodi di insulti sessisti nei confronti della propria persona.

Violenza sulle donne, sindaco di Orvieto “Ne esiste una deprecabile”

“Esistono tanti modi di far violenze sulle donne. C’è la violenza fisica, un reato deprecabile da condannare senza se e senza ma, c’è la violenza psicologica, subdola e lacerante, e c’è la violenza verbale, diffusa e vigliacca, spesso perpetrata sui social – è quanto si legge nella riflessione del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – A prescindere da come la si pensi politicamente, è di questi ultimi giorni la polemica ridicola sul viaggio del presidente del Consiglio a Bali e della presenza della figlia. Non si è parlato di quello che politicamente, avesse significato il viaggio della Meloni ma la discussione si è spostata sul suo comportamento di madre. Avrebbero fatto altrettanto con un premier padre?”.

“Io sbeffeggiata anche da donne”

“Non sono mai stata una fanatica delle quote rosa in politica, perché ho sempre ritenuto che si dovessero dimostrare sul campo le capacità, meritarsi e guadagnarsi i ruoli. Ma anche io nel mio piccolo, da tre anni a questa parte, mi accorgo quotidianamente di quali siano i vergognosi atteggiamenti ancora troppo diffusi verso le donne che occupano ruoli e incarichi tradizionalmente ricoperti da uomini – continua la Tardani – Ricordo che venni sbeffeggiata per mesi, anche da donne e alcune delle quali con ruoli politici, per il titolo di un giornale che parlava dei “sorrisi” con cui avevamo affrontato il post Covid che era peraltro la sintesi giornalistica dell’ottimismo e della fiducia con cui volevamo guardare alla ripresa. Quelle donne che solitamente scendono in piazza quando a essere bersagli sono le donne della loro parte politica”.

Insulti su Facebook per via della statura “Governa la città su tacchi 17 per nascondere il suo essere diversamente alta”

 “Esiste da tempo un profilo Facebook anonimo (ma l’autore è praticamente identificabile) che mi descrive “a governare la città su tacchi 17 per nascondere il suo essere diversamente alta”. Anche recentemente, dopo un articolo su una mia possibile ricandidatura, ho letto commenti di donne che si chiedevano se fossi intenzionata a ricandidare anche le mie “zeppe” – racconta il sindaco di Orvieto – Il tutto con i like divertiti di donne e uomini, apparentemente di cultura, da cui non ci si aspetterebbe tanta bassezza. Donne e uomini che poi incontri quotidianamente e alla vista nascondono lo sguardo. Secondo questi “illuminati” poi una donna sindaco, nelle occasioni istituzionali o di promozione della città, non fa foto ma “selfie””.

Sorrisi, tacchi, selfie e aspetto fisico “Noi donne costantemente giudicate”

 “Sorrisi, tacchi, aspetto fisico, selfie – conclude la Tardani – noi donne siamo ancora costantemente giudicate per aspetti decisamente secondari alle nostre capacità e alle nostre scelte nell’ambito dei nostri incarichi. Quando non sarò più sindaco resterò di certo una donna e resteranno gli insulti. Sono piccoli ma diffusi atteggiamenti violenti dei quali se non sono in primis le donne a riconoscerne la gravità continueremo a riempire di retorica queste giornate”.

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