Gli fanno la multa e lui offende pesantemente il vigile in piazza. E’ quanto accaduto in una piazza del centro storico di Perugia dove un uomo, che aveva lasciato il proprio mezzo in divieto di sosta, quando si è accorto che lo stavano multando ha insultato furiosamente il vigile in azione. Tanto che “la frase ingiuriosa pronunciata nei confronti dell’operatore– come spiega un atto di giunta del Comune di Perugia – è stata resa in luogo pubblico, alla presenza di più persone e più volte reiterata, come risulta agli atti dell’ufficio, offendendo l’onore ed il prestigio dello stesso”.
Così il vigile non ci ha pensato due volte ed ha sporto denuncia nei confronti del commerciante furioso che ha dovuto pagare il suo momento di ira con 200 euro, da versare nelle casse del Comune, e all’incirca altri 700 già offerti all’agente offeso. A proporre a palazzo dei Priori il risarcimento anche nei confronti del Comune, Luigi Grafas, l’avvocato che ha assistito il vigile che si è dichiarato disponibile a versare l’importo di 200 euro nelle casse cittadine.
Tra le possibilità di utilizzo dei 200 euro frutto della denuncia, la giunta Romizi propone di utilizzare la somma “per l’acquisto di materiale specifico ed utile al servizio della polizia municipale“. Come ricordato nell’atto comunale, l’articolo 341 bis del codice penale, in tema di reato di oltraggio, prevede ” C.p. al 3° comma, in tema di reato di oltraggio, prevede che “ove l’imputato, prima del giudizio, abbia riparato interamente il danno, mediante risarcimento di esso sia nei confronti della persona offesa sia nei confronti dell’ente di appartenenza della medesima, il reato è estinto”.
Insomma, in tempi di sosta selvaggia e di controlli a tappeto delle forze dell’ordine, mandare qualcuno a quel paese può costare caro.