Terni, 'spettro' Covid sulla morte dell'insegnante Francesca Fiorini. Continuano le indagini della Polizia di Stato
Continuano le indagini della Polizia di Stato, coordinate dal sostituto procuratore, Giorgio Panucci, per cercare di ricostruire il contesto nell’ambito del quale ha perso la vita Francesca Fiorini, l’insegnante 44enne della scuola Marconi, trovata priva di vita nella sua casa di via Rossini. Insieme a lei, all’interno dell’appartamento, c’era anche un giovane tedesco di 24 anni, il quale ruolo nella vicenda non è ancora chiaro. Il ragazzo è stato trovato in gravi condizioni e si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria, con riserva di prognosi.
Gli inquirenti sperano di poter sentire il 24enne, qualora migliorino le sue condizioni di salute, per cercare di ricostruire i contorni della vicenda.
Ipotesi gesto volontario
Tutto lascerebbe pensare che i due abbiano dato seguito a un gesto volontario, visti i vari indizi raccolti dagli inquirenti e la scena che si sono trovati davanti: il braciere acceso in casa, la diavolina, la carbonella, le candele, le finestre sigillate e un biglietto lasciato che avvertiva eventuali soccorsi della presenza di monossido di carbonio, sono tutti elementi che non lascerebbero spazio ad altre ipotesi.
Spettro Covid
Nelle ultime ore, tramite social, emerge che l’insegnante ternana fosse in contatto con una rete di persone che, in qualche modo, avrebbero risentito in modo pesante delle conseguenze legate alla pandemia da Covid-19. Sembra, infatti, che Francesca abbia attraversato un periodo difficile proprio a causa degli effetti post pandemia e, in particolare, quelli prodotti dai vaccini.