Approvata, con 20 voti a favore (18 maggioranza, Borghesi e Mirabassi), 4 astenuti (Bori, Mori, Vezzosi e Bistocchi) e 2 contrari (Rosetti e Giaffreda), la relazione biennale sullo stato acustico del territorio. Il documento, già approvata dalla Giunta lo scorso 6 luglio, così come richiesto dalla Legge quadro in materia di inquinamento acustico e che prevede che nei comuni con più di 50mila abitanti la Giunta presenti al Consiglio la suddetta relazione, che poi dovrà essere trasmessa alla Regione e alla Provincia. La relazione definisce un quadro conoscitivo della situazione della città, dell’attività svolta dall’amministrazione e costituisce la base per future strategie di previsione, pianificazione e prevenzione.
A livello normativo, il Comune nel 2007 si è dotato di un apposito Regolamento Comunale in materia di inquinamento acustico, che detta le norme per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall’inquinamento acustico. L’anno successivo ha elaborato un piano di classificazione in zone acustiche del territorio comunale, a partire dal prg e grazie al supporto tecnico-scientifico del Dipartimento di Ingegneria Industriale. Ha svolto, quindi, attività consolidata di prevenzione e controllo, da un lato prevedendo la necessità di presentare apposita documentazione di impatto acustico, anche previsionale, per specifici progetti, ai fini di valutarne la compatibilità ambientale; dall’altro, con il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di attività rumorose temporanee e per manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, con la definizione di dettagliati criteri di riferimento e con l’adozione di una appropriata procedura amministrativa.
Nel 2015 le pratiche sono state 180, un numero consistente che dimostra come l’attività di valutazione sia stata costante e continua e 7 le sanzioni emesse. Già nei primi mesi di quest’anno abbiamo raggiunto le 7 sanzioni, con un trend in aumento rispetto agli anni precedenti.
In base alle analisi effettuate con la mappatura acustica strategica, ovvero la mappa finalizzata alla determinazione dell’esposizione globale al rumore in una certa zona a causa di varie sorgenti di rumore (traffico veicolare, traffico ferroviario, traffico aeroportuale e siti di attività industriale) e, quindi, alla definizione di previsioni generali per tale zona, emerge che il rumore stradale è la fonte a maggior impatto acustico nell’agglomerato di Perugia, in particolare lungo la E45. Le situazioni più problematiche per l’inquinamento da traffico sono rilevabili soprattutto nelle aree della E45 di Ponte Felcino, Ponte Valleceppi, Ponte San Giovanni, Prepo e San Faustino e che, su queste stesse aree, il Comune ha già più volte segnalato ad Anas, in qualità di titolare dell’infrastruttura, la necessità di intervenire. Purtroppo però Anas si muove sulla base di risorse e programmi nazionali specifici e stabiliti.
Bori ha ricordato che sono pendenti due odg (uno dello stesso consigliere PD ed uno di Scarponi), approvati dal Consiglio da tempo che chiedono la revisione del piano di zonizzazione, soprattutto per ciò che concerne il centro storico, visto che attualmente nell’acropoli il limite è fissato a 3 decidel. Così stando le cose si impedisce, di fatto, di ubicare qualsiasi attività di intrattenimento in centro. Dunque Bori ha chiesto di dare attuazione quanto prima agli impegni contenuti negli odg citati. Il vice sindaco Barelli, in merito alla revisione del piano di zonizzazione, ha evidenziato che la questione è allo studio; la soluzione andrà individuata trovando il modo più adatto per coniugare due esigenze differenti, ossia la tutela della salute dei cittadini e la tutela degli interessi delle imprese.